L’associazione LAMETA (Libera Associazione Mediterranea Tecnici in Agricoltura) ha organizzato a Policoro, venerdì 20 gennaio 2017, una giornata dedicata al kiwi.
L’evento, dal titolo “La coltivazione dell’actinidia: gestione e prospettive di sviluppo“, ha visto la partecipazione di diversi relatori, tra cui i Professori Raffaele Testolin, dell’Università di Udine, e Cristos Xiloyannis, dell’Università degli Studi della Basilicata.
La costa jonica della Basilicata ospita, grazie alle sue particolari condizioni pedoclimatiche, sempre più impianti dediti alla produzione dell’actinidia. A rendere interessante quest’area del Sud Italia è anche l’assenza della batteriosi che sta rovinosamente colpendo diversi areali di produzione della nostra penisola.
Il Kiwi rappresenta lo 0,3 % della produzione di frutta fresca su scala globale.
Un momento del convegno “La coltivazione dell’actinidia: gestione e prospettive di sviluppo”
Nel metapontino, da qualche anno, sta riscuotendo buoni risultati il Kiwi a polpa gialla, le cui varietà sono tutte gestite in modalità Club e possono essere prodotte solo da cooperative che hanno l’esclusività del brevetto. La maggior parte del prodotto a polpa gialla coltivato in Italia viene esportato in tutto il mondo.
Sui mercati, per lo più quelli asiatici, si sta affacciando una nuova varietà “bicolore” a polpa “rossa”, che viene commercializzata soprattutto sui mercati dell’est grazie al suo maggiore grado zuccherino, superiore alla media, e ai prezzi molto alti che riesce a spuntare.
Autore: Teresa Manuzzi
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