Piccoli frutti, nuove opportunità per il settore ortofrutticolo

da Redazione FruitJournal.com

Il settore ortofrutticolo, pur di fronte a mercati strutturalmente in sofferenza e alle contingenze che ne aggravano il peso, presenta potenzialità ancora inespresse e categorie di prodotti che sembrano immuni al trend negativo ormai decennale in atto sul fronte dei consumi.

È il caso dei piccoli frutti, nicchia di mercato che cresce e consolida il proprio posizionamento con un potenziale interessante.

La diffusione dei piccoli frutti nel Sud Italia
I piccoli frutti stanno registrando un trend positivo, al pari di quello già consolidato per la fragola. Negli ultimi anni si sta verificando una migrazione delle produzioni dal Nord al Sud Italia.

Questi prodotti rappresentano un mercato in crescita, ma con volumi che nel nostro Paese restano ancora deficitari, in quanto riescono a soddisfare solo il 40% della domanda nazionale. Senza considerare che buona parte delle produzioni italiane, in particolare di mirtilli e lamponi, sono destinate ai mercati esteri.

Tra le varie specie di piccoli frutti, quelle ad oggi più interessanti e per le quali è prevista una ulteriore crescita, vi sono i lamponi, i mirtilli e le more. Le regioni del Sud Italia in cui maggiormente si sta verificando un maggiore incremento delle superfici dedicate ai berries sono Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania e basso Lazio, nelle quali grazie alla loro vocazionalità climatica, si producono per lo più more e lamponi.

In Trentino, Piemonte e Veneto, invece, è più diffusa la coltivazione del mirtillo. I dati Istat, fermi al 2014, parlano di circa 40 ettari coltivati a piccoli frutti nelle regioni del Sud Italia (si tratta di colture sotto serra, dove la produttività è più elevata).


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Attualmente il mirtillo vale il 45% della produzione totale, a seguire il lampone con il 35% e la mora col 10-15%.

La restante parte è costituita da uva spina, ribes rosso e ribes nero. Secondo le previsioni, nel 2017 le superfici dedicate ai berries saranno almeno raddoppiate.

Un trend positivo e in continua crescita
Analizzando i trend di acquisto dei piccoli frutti, si registra un dato molto interessante: in Italia, dal 2007 al 2015, il mercato è più che triplicato.

L’Italia produce lo 0,2% della produzione globale dei piccoli frutti. I più grandi produttori a livello mondiale sono Russia, Polonia, USA e Canada.

Un forte competitor europeo per le produzioni italiane è la Spagna, con importanti produzioni di mirtilli e lamponi. Rispetto alle produzioni dell’Unione Europea il nostro Paese rappresenta il 5% del totale.

Si tratta di piccoli numeri, che confermano gli importanti margini di crescita realizzabili, grazie alla crescente domanda mondiale per questi prodotti.

 

Autore: Claudio Scalise SG Marketing – Bologna

Copyright: uvadatavola.com

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