Mandorle e susine: innovazioni varietali

Con riferimento alle drupacee, le mandorle rientrano tra le specie più diffuse negli areali di coltivazione mediterranei, mentre diversa è la situazione per le susine

da Redazione FruitJournal.com
mandorle

Tra le drupacee che annoverano specie molto diffuse come quelle di mandorle, altre lo sono meno. Tra queste, meno diffuse negli areali di coltivazione meridionale, sono quelle di susine. Due delle varie specie di susino, poi, spiccano per elevato adattamento alle differenti aree e per lunga vita commerciale in fase di post raccolta.

Ambedue a maturazione tardiva: Angeleno® suplumsix a buccia nera e TC Sun a buccia gialla.

IPS propone le varietà di Zaiger Genetics Crimson Glo, Earliqueen, Hiromi Red, ecc. L’Università di Firenze ha costituito la precoce DOFI Sandra a buccia nera e polpa gialla.

La spagnola Planasa è costitutrice di una varietà extra precoce a polpa rossa – Songria 10, ed una tardiva a polpa gialla – Songreen 50.

Altre varietà, pur se disponibili, non hanno ancora avuto una sufficiente valutazione nelle aree meridionali.

Mandorle

Le varietà autofertili pugliesi – Filippo Ceo, Genco e Tuono – costituiscono ancora la sicurezza per costanza, produttività e bontà delle produzioni. Una novità è costituita dalla francese Lauranne® Avijor costituita in Francia dall’INRA attraverso un incrocio di Ferragnes x Tuono. La caratteristica principale è quella di avere una percentuale di semi doppi inferiore rispetto alla Tuono.

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Mandorle della varietà Filippo Ceo.

Altre varietà oggi proposte, quelle costituite in Spagna dall’IRTA: Vairo, Constantì, Marinada, Tarraco; dal CITA come Soleta e Belona; dal CEBAS come nel caso di Antoneta, Marta, Penta, Tardona che non sembrano garantire le stesse performance delle varietà pugliesi. Soleta appare idonea a costituire impianti ad alta densità per raccolta in continuo, avendo la caratteristica di una facile ramificazione che facilita la formazione della parete produttiva in poco tempo.

Penta, pur se presenta un seme di piccole dimensioni e peso, fiorisce molto tardi, circa 15 gg dopo le pugliesi, e potrebbe costituire un valida soluzione nelle zone più fredde o soggette a ritorni di freddo.

Tra le varietà statunitensi di cui si sente ultimamente tanto parlare, per le elevatissime rese in sgusciato superiori al 50%, c’è Independence, costituita da Zaiger Genetics. Il suo utilizzo nelle nostre condizioni a clima mediterraneo è sconsigliato per il guscio premice e non completamente serrato, con elevato rischio di contaminazioni da micotossine.

 

Autore: Luigi Catalano, Lorenzo Laghezza, Vito Antonio Melillo Agrimeca Grape and Fruit Consulting srl – Turi (BA)

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