Seicentoquindici persone e 82 aziende controllate con l’accertamento di irregolarità a carico di 30 di queste (in un caso si è proceduto al sequestro preventivo dei beni aziendali e in altri 15 è stata sospesa l’attività).
32 persone denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di cui tre arrestate e ammende per oltre 450 mila Euro. È l’esito di un’operazione delle forze dell’ordine contro lo sfruttamento del lavoro.
Sono state impegnate le squadre mobili di diverse province in tutta Italia, da Verona ad Agrigento in una attività, organizzata dall’Ufficio Europeo di Polizia Europol, che ha coinvolto anche altri 28 Paesi europei.
Le ispezioni hanno riguardato aziende impegnate nel settore della grande distribuzione pubblicitaria, dei magazzini stoccaggio merci (gestiti da imprenditori cinesi), delle confezioni tessile-abbigliamento e del settore agricolo. Nel corso dell’operazione è stata accertata l’inosservanza delle norme contributivo-previdenziali e di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché, in alcuni casi, dell’illecita attività di intermediazione tra la domanda e l’offerta, compiuta dai “caporali”.
“La maxi operazione delle forze dell’ordine contro lo sfruttamento del lavoro che si è svolta in queste ore, portando ad arresti e denunce per intermediazione illecita di manodopera, inosservanza delle norme contributivo-previdenziali e delle norme su salute e sicurezza, sfruttamento di manodopera irregolare, ha coinvolto tutta Italia, da Verona ad Agrigento”, dichiara Ivana Galli, Segretaria Generale della Flai Cgil.
Fonte: Ansa