Kiwi, ciliegie, fragole, albicocche, pesche e nettarine: prezzi ridimensionati

da Redazione FruitJournal.com

L’ultima settimana di maggio per la frutta tipica della stagione primaverile-estiva si è conclusa con un ridimensionamento dei prezzi da ritenersi fisiologico in funzione di disponibilità in progressivo incremento.

Si può considerare conclusa la campagna di commercializzazione per il kiwi. Ultime contrattazioni per le pere giunte anch’esse alle ultime settimane di mercato.

Actinidia: si può considerare conclusa la campagna di commercializzazione per il kiwi. Le ultime quote di prodotto avviate sul circuito commerciale dal profilo qualitativo ancora soddisfacente sono state scambiate sulla base di quotazioni stabili. Solo sulla piazza di Verona l’insorgenza di problematiche qualitative legate alla conservabilità del prodotto hanno indotto gli operatori del settore a rivedere i listini al ribasso.

Fragole: in ulteriore flessione i listini per le fragole da ritenersi del tutto fisiologica per l’incremento delle disponibilità sui mercati. Si sono intensificate negli areali produttivi del Nord della penisola le operazioni di raccolta del prodotto. L’offerta posta sul circuito commerciale è stata oggetto di una discreta attività della domanda che ne ha permesso una regolare collocazione sulla base di quotazioni in fisiologica flessione. Solo nel veronese l’ingresso sui mercati delle prime quote di prodotto in pieno campo sono state cedute sulla base di quotazioni in rialzo. In fase ormai avanzata la raccolta nel metapontino. All’incremento dell’offerta non è corrisposta una adeguata attività della domanda anche per la presenza sui mercati di merce proveniente da altri areali produttivi nazionali. I prezzi in tale contesto hanno evidenziato una fisiologica flessione fatta eccezione per la Candonga per la quale l’elevato standard qualitativo unitamente ad una buona richiesta ha permesso ai listini di beneficiare di rialzi. Ultima settimana di commercializzazione per il prodotto salernitano scambiato sulla base di quotazioni stabili.

Albicocche: è proseguita regolarmente nelle zone precoci del metapontino la raccolta delle albicocche. L’offerta in progressivo incremento ha continuato a mostrare un profilo qualitativo soddisfacente ed immessa sul mercato è stata oggetto di una favorevole attività di scambio conclusasi sulla base di quotazioni in fisiologica flessione.

Pesche e Nettarine: si confermano circoscritte all’areale metapontino le operazioni di raccolta del prodotto. L’offerta per le pesche sebbene in aumento è risultata ancora contenuta ed avviata sui mercati non ha ottenuto particolare riscontro da parte della domanda in funzione di consumi che risultano al momento limitati. Ciò unitamente alla presenza sui mercati di merce di provenienza spagnola ha depresso i listini. Stabile l’andamento degli scambi per le nettarine per le quali un generale equilibrio tra domanda ed offerta ha permesso ai prezzi di attestarsi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti. Si evidenzia tuttavia che rispetto alla precedente campagna le quotazioni continuano ad attestarsi su valori nettamente superiori in funzione di una produzione prevista in flessione rispetto alle attese.

Ciliegie: quotazioni in calo rispetto alla scorsa settimana per l’intensificarsi e l’estendersi delle operazioni di raccolta anche ai primi areali del Nord della penisola. In ritardo di una decina di giorni circa sui normali calendari, nel polo produttivo modenese ha avuto inizio la raccolta delle prime quote di varietà precoci Bigarreau.  Dalle prime informazioni assunte la produzione in termini quantitativi dovrebbe attestarsi su valori inferiori sia ad una produzione media sia a quella registrata nella precedente campagna.  I primi stacchi hanno presentato un  profilo qualitativo soddisfacente  ed immesse sul mercato  hanno risentito della presenza  del prodotto proveniente da altri areali della penisola. Ciò ha influito sulle quotazioni risultate in calo rispetto all’esordio della precedente campagna.  In settimana inoltre si registra l’ingresso sul circuito interno delle prime quote di merce di provenienza veronese. L’offerta nel complesso ha mostrato uno standard qualitativo abbastanza soddisfacente sebbene a causa delle piogge si registrano limitate quote interessate da problematiche qualitative legate alla spaccatura dei  frutti. La merce dopo essere stata sottoposta a processo di selezione avviata sui mercati è stata scambiata sulla base di quotazioni di esordio superiori a quelle registrate lo scorso anno. Nel bacino produttivo pugliese l’instabilità climatica ha indotto gli operatori ad accelerare le operazioni di raccolta con conseguente forte incremento dell’offerta sui mercati. La domanda sebbene interessata non è riuscita ad assorbire la totalità dell’offerta. In tale contesto le contrattazioni concluse si sono svolte sulla base di quotazioni in netto calo. In flessione i listini anche nell’areale campano in funzione sia di una offerta in fisiologico incremento sia di un profilo qualitativo che a causa delle piogge non sempre ha mostrato un adeguato standard in termini di conservabilità.

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Fonte: Ismeamercati

 

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