Un inizio freddo di primavera, seguito da un clima eccessivamente umido nelle ultime settimane, ha portato a complicazioni per il settore italiano della frutta estiva, secondo di Andrea Raggi, rappresentante del dipartimento commerciale di Apofruit Italia rilasciate a freshfruitportal.
Nel corso del “London Produce Show and Conference” che si è svolto dal 6 all’ 8 giugno, Raggi ha affermato che i problemi si riscontrano sopratutto sulle drupacee.
“Per le drupacee abbiamo avuto una pessima primavera. Nel complesso la qualità del prodotto non è molto buona perché, oltre alla primavera fredda, stiamo entrando nella nuova stagione e rileviamo un elevato tasso di umidità, che sta causando problemi di qualità e compromette la durata della conservazione”, ha affermato Raggi.
Il fenomeno del cracking, causato del clima freddo abbattutosi in tutta Europa tra la fine di febbraio e all’inizio di marzo, è il danno più diffuso. Un’ondata di tempo gelido ha attraversato gran parte del Vecchio Continente, provocando nevicate fuori stagione anche in Italia. Le condizioni climatiche sfavorevoli hanno anche comportato maggiori costi di stoccaggio per i coltivatori.
L’esponente di Apofruit ha concluso affermando: “La situazione più grave la ritroviamo per le albicocche, la cui produzione prevede una riduzione di circa il 40% su base annua. Per le pesche e le nettarine, si stima una riduzione di circa il 20-30%. Per quanto riguarda le ciliegie, non è probabile che si verifichi un calo di volume, ma riscontriamo dei problemi di qualità”.
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