Bandi Mise Ricerca e Sviluppo, fondi per le imprese agricole

da Redazione FruitJournal.com

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 5 marzo 2018, il Ministero per lo sviluppo economico (Mise) ha avviato un nuovo intervento per promuovere l’innovazione e accrescere la competitività delle imprese italiane.

La misura prevede l’agevolazione di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale (R&S) nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente relativi a Fabbrica Intelligente, Agrifood e Scienze della vita.

Le risorse complessivamente disponibili ammontano a oltre 560 milioni di euro, differenziate in questo modo

Per territorio
– 287,6 milioni di euro alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) 
– 100 milioni di euro alle regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) e 175,1 milioni di euro alle restanti regioni

Per settore applicativo
– 225,1 milioni di euro al settore “Fabbrica intelligente” 
– 225,1 milioni di euro al settore “Agrifood”
– 112,5 milioni di euro al settore “Scienze della vita”

Per procedura
– 395,7 milioni di euro per la procedura negoziale
– 167,0 per la procedura a sportello.

Per la prima volta i bandi dell’Agrifood prevedono l’accesso alle risorse del Mise in qualità di beneficiario anche alle imprese agricole, in collaborazione con altri soggetti imprenditoriali. Nell’Agrifood le traiettorie tecnologiche da perseguire sono:
1. Sviluppo dell’agricoltura di precisione e dell’agricoltura sostenibile.
2. Sistemi e tecnologie per il packaging, la conservazione, la tracciabilità e la sicurezza delle produzioni alimentari.
3. Nutraceutica, nutri-genomica, alimenti funzionali.

L’intervento sarà attuato con la procedura valutativa negoziale prevista per gli Accordi per l’innovazione. Solo per i progetti più piccoli, con costi ammissibili compresi tra 800 mila euro e 5 milioni di euro, sarà applicata la procedura valutativa a sportello. I termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande saranno definiti con successivo provvedimento. Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

 

Fonte: Ilpuntocoldiretti

 

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