L’estate è iniziata in Italia con la caduta del 124% di pioggia in più a giugno, sulla base dei dati Isac Cnr.
Lo sottolinea la Coldiretti che aul maltempo segnala un conto dei danni alle campagne dall’inizio dell’anno pari ad oltre mezzo miliardo, a causa di nubifragi, bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate che si sono abbattuti, in maniera intervallata nel periodo estivo, a macchia di leopardo sul territorio nazionale con campi di mais distrutti, vigneti danneggiati, piante da frutto divelte, verdure e ortaggi perduti, serre crollate, campi allagati e tetti scoperchiati.
“Sono gli effetti – afferma l’organizzazione agricola – dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con una tendenza alla tropicalizzazione e alla più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”. Coldiretti aggiunge che “in questa fase stagionale è la grandine l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro”.
“Le anomalie climatiche – conclude la confederazione agricola – sono evidenti anche dalle temperature, con il 2018 che si classifica fino ad ora in Italia al terzo posto degli anni più bollenti dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,40 gradi rispetto alla media storica”.
Fonte: ansa.it