Fruit Journal ha intervistato Maria Saponari, ricercatrice presso l’istituto per la protezione sostenibile della piante del CNR.
La ricercatrice è intervenuta, in qualità di esperta in patologia vegetale, al convegno organizzato da ARPTRA e OP Giuliano: “Agrumicoltura, la sfida dell’innovazione – evoluzione varietale, sostenibilità e rapporti di filiera“.
Abbiamo chiesto a Saponari quali sono le tecniche e i metodi che gli agrumicoltori hanno a disposizione per la difesa delle colture.
“Nel corso dell’incontro mi sono concentrata per lo più sui patogeni per i quali non esistono cure e che spesso vengono trasmessi e introdotti in un Paese attraverso materiale di propagazione infetto. Lo strumento che abbiamo per la prevenzione è l’utilizzo di piante “sane”, provenienti cioè da un percorso di certificazione riconosciuto. In Italia ed in Europa abbiamo dei sistemi di certificazione che mettono a disposizione degli agricoltori materiale con garanzie fitosanitarie. Si tratta di piante che hanno un costo leggermente più elevato, ma che proteggono il nostro Paese da infezioni e dall’introduzione di organismi alieni”.
Qual è oggi il patogeno che affligge gli agrumi che desta più preoccupazione?
“Il problema fitosanitario che più desta preoccupazione a livello mondiale è il Greening o HLB (Huang Long Bing), patogeno molto severo per il quale non esiste cura e il cui l’insetto vettore è molto efficiente nella trasmissione. Per cui una volta insediato in un determinato ambiente è molto difficile limitarne l’azione. Le piante colpite da questa patologia giungono lentamente alla morte, ed anche il loro prodotto non è più utilizzabile. Si tratta di una delle malattie più gravi per la coltura, assimilabile per gravità alla peste degli agrumi”.
Speriamo che l’HLB, con le sue nefaste conseguenze non giunga mai in Italia. I Paesi più colpiti questa malattia al momento sono Sudafrica, Brasile e Florida. Lo stato USA era uno dei maggiori produttori agrumi da succo al mondo, e l’intero comparto è stato devastato proprio a causa del Greening.
Autore: Teresa Manuzzi
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