Frutta, il punto di Ismea sul mercato

da Redazione FruitJournal.com

Anche l’ultima settimana di ottobre il mercato per il comparto delle pomacee non ha mostrato particolari variazioni. Per le mele le vendite concluse sono proseguite in un clima di generale calma mentre per le pere si conferma un andamento piuttosto pacato a fronte di consumi che stentano a decollare.

Si intensifica e si estende la raccolta per i loti con quotazioni in fisiologica flessione. Una regressione delle quotazioni è stata osservata per l’uva da tavola da imputare al prodotto pugliese interessato da problematiche qualitative a seguito delle avverse condizioni climatiche registrate in settimana. Per il kiwi si registra l’avvio delle prime contrattazioni in campagna per la varietà Hayward nel forlivese.

Uva da tavola: la settimana per l’uva da tavola si è conclusa con una regressione del listino. Tale andamento da imputare principalmente alla flessione rilevata per la varietà Italia di provenienza pugliese interessata da problematiche di ordine qualitativo in termini di cracking e marciumi a seguito delle avverse condizioni climatiche registrate in settimana. Si conferma stabile il mercato per le uve siciliane sia sotto il profilo degli scambi che delle quotazioni. Mentre nell’areale metapontino un calo delle quotazioni ha interessato la Red Globe a fronte dei minori quantitativi richiesti.

Pere: il mercato questa settimana non ha mostrato particolari variazioni rispetto alla precedente rilevazione. Le contrattazioni concluse hanno continuato ad interessare le varietà William, Abate Fetel, Decana e Kaiser e sono proseguite in un clima di generale calma. Stabili infatti sono risultati i volumi scambiati anche a fronte di consumi che stentano a decollare. I prezzi rispetto alla precedente settimana nel complesso hanno mostrato un incremento da imputare esclusivamente alla progressiva conclusione delle vendite in campagna. A livello varietale contrattazioni tese al ribasso sono state osservate per l’Abate Fetel e per la Kaiser in uscita da magazzino nell’areale modenese dove la maggiore presenza di merce dal minore profilo qualitativo in termini di calibro ha indotto gli operatori del settore a rivedere i listini al ribasso al fine di incentivare le vendite. Di contro nel veronese una migliore intonazione della domanda ha permesso ai prezzi di beneficiare di rialzi.

Mele: sono risultate interrotte dalle piogge abbattutesi in settimana le operazioni di raccolta delle ultime quote di varietà tardive negli areali del Trentino Alto Adige. Sotto il profilo commerciale il mercato non ha mostrato particolari variazioni rispetto a quanto osservato nella precedente rilevazione. In un contesto di generale calma sono proseguiti gli scambi sia sul circuito interno sia sul fronte estero dove una costante richiesta ha permesso il normale svolgimento delle vendite. Le quotazioni medie nel complesso si sono assetate al ribasso quale conseguenza della flessione riscontrata sulla piazza di Bolzano dove gli operatori del settore hanno agito sulla leva dei prezzi al fine di stimolare le vendite. Inoltre una ulteriore regressione ha interessato l’Annurca campana a fronte di una domanda non adeguata alle quantità offerte. 

Kiwi: secondo le prime indicazioni fornite dal Cso Italy ai primi di settembre, la produzione dovrebbe attestarsi su livelli superiori (+13%) rispetto alla passata stagione particolarmente deficitaria. A partire da questa settimana hanno avuto inizio nell’areale forlivese le prime contrattazioni in campagna per la varietà Hayward le cui quotazioni, posizionandosi su livelli inferiori rispetto al prodotto a polpa gialla hanno tirato giù il prezzo medio. I primi scambi sono avvenuti in un clima di discreto interesse e sulla base di quotazioni di esordio in flessione rispetto alla precedente campagna in cui la produzione risultò scarsa. Sono proseguite regolarmente nel ravennate le contrattazioni per la varietà a polpa gialla le cui quotazioni hanno mostrato una flessione in considerazione delle aumentate disponibilità.

Loti: in progressivo incremento l’offerta sui mercati per l’estendersi e l’intensificarsi delle operazioni di raccolta a tutti gli areali produttivi interessati. La merce che nel complesso ha mostrato un discreto profilo qualitativo immessa sul mercato è stata oggetto di una domanda sufficientemente interessata. I prezzi nel complesso hanno mostrato una flessione da ritenersi del tutto fisiologica per le aumentate disponibilità mentre si confermano in incremento rispetto a quelli registrati nella precedente campagna. Solo sulla piazza di Bologna l’immissione sui mercati di limitati quantitativi di prodotto dalle caratteristiche qualitative ottimali sono stati speditamente ceduti sulla base di quotazioni in rialzo.

 

Fonte: Ismea

 

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