Agrumi: Il punto di partenza delle buone produzioni | prima parte

da Redazione FruitJournal.com

L’attività vivaistica della famiglia Milone inizia negli anni 20 del novecento per volontà del signor Nino Milone, in una zona della Sicilia nord orientale particolarmente vocata: Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina. Intorno agli anni ’50, il figlio Rosario Milone e la moglie Maria, emigrano, con i propri figli, nella fertile piana di Lamezia Terme, dove erano ancora in corso le opere di bonifica.

Negli anni l’azienda cresce anche grazie al contributo dei figli Antonino e Carlo, che a loro volta trasmettono la propria passione per l’arte di propagare le piante ai figli. Così oggi, Rosario, Antonello, Maria Grazia ed Emanuela Milone rappresentano la quarta generazione di vivaisti in famiglia; con l’arduo compito di essere custodi delle tradizioni e, al tempo stesso, apportatori d’innovazione. “La pianta è il punto di partenza di tutte le filiere produttive agroalimentari, per cui produrre una pianta di qualità è il primo passo per ottenere produzioni di eccellenza. Per noi garantire qualità significa produrre piante certificate, cioè sane e certe dal punto di vista genetico.

Fare produzioni certificate ha sicuramente un costo, ma è anche e soprattutto una convinzione e una scelta deontologica nell’ottica del valore aggiunto che ritorna utile a tutto il comparto agricolo e a quello che attorno ad esso ruota”, ha dichiarato la dott.ssa Milone, agronomo e vivaista. Il percorso per la produzione delle piante certificate, che si colloca nell’ambito dei programmi di certificazione volontaria nazionale delle piante, coordinati dal Ministero delle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali, con il Servizio Fitosanitario Regionale, è lungo e richiede attenzione in tanti punti critici della filiera di produzione. Le fasi sono seguite dai controlli da parte delle autorità competenti e culminano con la cartellinatura delle piante con etichette certificato che suggellano la qualità raggiunta. “La qualità delle produzioni è ai massimi livelli europei come previsto dalle normative comunitarie e nazionali che regolano la produzione e la commercializzazione del materiale di propagazione vegetale. Questo anche grazie al Consorzio cui aderiamo, il Co.Vi.P. che ci assicura l’approvvigionamento di materiale di propagazione di qualità”, ha continuato.

Trend di mercato

L’offerta delle varietà è molto vasta e questo consente di soddisfare le più disparate esigenze di tecnici, agrumicoltori, frutticoltori e olivicoltori per affrontare con la giusta sicurezza le sfide del mercato nella moderna agricoltura. “Non è facile descrivere le tendenze del mercato sinteticamente. Potremmo fare una distinzione per specie agrumicola iniziando dai limoni di cui, in maniera indiscussa, negli ultimi anni abbiamo aumentato notevolmente la produzione di piante. Il mercato del limone ha risentito positivamente di una crescente domanda in un periodo in cui, per avversità climatiche, si sono ridotte le produzioni e quindi le importazioni in Europa da Paesi come Cile e Argentina”, ha spiegato Milone. Per la vivaista le varietà di limone più richieste sono il Femminello Siracusano 2KR, che matura quando ormai il frutto estivo è terminato, il Femminello Zagara Bianca, che anche se un po’ più tardivo rispetto al precedente è apprezzato perché rifiorente, e il Verna, che pur maturando nella tarda primavera è noto come limone estivo. I portinnesti più richiesti per i limoni sono Citrus volkameriana e Citrus macrophylla, anche il Citrumelo swingle è apprezzato, soprattutto per le varietà tardive, ma non sono gli unici. All’interno delle varietà di arancio è opportuno distinguere i Tarocchi dal gruppo Navel. I primi, pigmentati, sono molto richiesti in Sicilia, dove il clima consente di ottenere la loro tipica pigmentazione interna.

                       Limone Verna su C. macrophylla.

Le varietà più richieste negli ultimi anni sono il Tarocco Rosso VCR, il Tarocco Meli, il Tarocco Scirè VCR e il Tarocco Scirè 2062. “Molte aspettative ci sono per il Tarocco Ippolito risanato di cui avremo le prime piante quest’anno”, ha spiegato. Molto importante si sta rivelando l’attenzione del consumatore verso un’alimentazione sempre più sana ed equilibrata e, in tale contesto, l’arancia rossa è molto richiesta per l’elevato contenuto di antociani, sostanze riconosciute per essere dei potenti antiossidanti, capaci di procurare numerosi benefici all’organismo. “Per gli stessi motivi il Moro ha visto una forte richiesta e potrebbe essere una varietà interessante anche il Navel cara cara, che pigmenta anche in zone dove manca l’escursione termica tra giorno e notte, responsabile della colorazione delle varietà pigmentate, in quanto la sua colorazione dipende dal licopene e non dagli antociani. In generale anche le varietà bionde sono molto più richieste rispetto agli anni scorsi, in particolare il Navelina VCR tra le precoci, insieme in misura minore a Newhall VCR e Fukumoto, e il Lanelate tra i tardivi”. L’eccessiva produzione di Clementine Comune, con una forte concentrazione del prodotto in soli 2 mesi, novembre e dicembre, ha determinato una forte riduzione dei prezzi spuntati dai produttori.

Questo sta portando molti a puntare sul gruppo Navel, in quanto i prezzi sono maggiori rispetto a qualche anno fa a fronte di minori costi di produzione rispetto alle clementine, oppure a impiantare varietà di clementine precoci, come Caffin o Spinoso, o tardive, come Hernandina VCR o Mandalate, una varietà di madarino simile che tuttavia non ha una facilissima adattabilità a tutti gli areali di coltivazione. “Siamo esclusivisti per la moltiplicazione di una nuova varietà tutta italiana di clementine tardivo Clementine Sanzo, per cui è in corso la registrazione del brevetto, le piante saranno disponibili in un paio di anni e certamente andrà ad arricchire il calendario di maturazione”, ha continuato la dottoressa. Purtroppo anche con queste ultime varietà il calendario di maturazione delle clementine risulta ancora troppo ristretto per coprire il periodo in cui la domanda è forte. In altri Paesi, come la Spagna, la ricerca da un lato e la maggiore velocità con cui l’agrumicoltore è disponibile ai cambiamenti per seguire i trend di mercato dall’altro, sono riusciti ad allungare il calendario delle clementine.

 

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Autori: Maria Grazia ed Emanuela Milone, Vivai Milone – Lamezia Terme (CZ)

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