La domanda di agrumi sul mercato, supera l’offerta. Questo è il risultato della corsa al rifornimento di vitamina C in grado di rinforzare le difese immunitarie.
Sta diventando difficile far fronte alla domanda di mercato degli agrumi.
Gerardo Diana, presidente della Federazione nazionale di prodotto degli agrumi di Confagricoltura, afferma: “L’offerta oggi non riesce, purtroppo, a stare dietro all’esplosione dei consumi. Le carenze di personale legate all’emergenza sanitaria (Covid-19) nel nostro Paese, non solo non consentono di accelerare la raccolta, ma ne rallentano i ritmi consueti di questo periodo della stagione.
Tra Catania, Ragusa e Siracusa, i territori più vocati dell’agrumicoltura siciliana, le squadre degli addetti alla raccolta vengono infatti accompagnati nelle coltivazioni con mezzi che attualmente, a causa delle restrizioni sanitarie, possono portare solo due o quattro persone a seconda delle province, anziché le consuete nove persone per automezzo”. Il comparto agrumicolo rappresenta il 40% degli acquisti nazionali di frutta, la cui fornitura dipende per l’80% dal Sud-Italia, in particolare da Sicilia e Calabria. La produzione agrumicola nazionale ammonta a 2,5-3 milioni di tonnellate e vale circa 1 miliardo di euro come valore della produzione ai prezzi di base generato da 62mila aziende “In un solo giorno, tanto per dare un’idea dell’incremento – conclude Diana – sono richiesti i volumi di vendite realizzati mediamente in una settimana. L’aumento stimato delle vendite, concentrato nell’ultimo mese, è del 15% ma è sempre più difficile far fronte agli ordini”.