Una delle conseguenze più importanti dell’emergenza sanitaria in corso ricade proprio sulla filiera agro-alimentare che si ritrova con un numero di braccianti inadeguato rispetto alle esigenze del periodo.
l’emergenza sanitaria nel nostro paese, compromette seriamente il reperimento di braccianti
Questo perché la maggior parte dei Paesi europei ed extra-europei, al fine di impedire la diffusione del contagio da COVID-19, ha chiuso le frontiere e ha varato provvedimenti che prevedono una limitazione alla mobilità dei cittadini. Ecco che così si palesa il problema del reperimento di manodopera per le imprese agricole, anche e sopratutto per gli agricoltori stagionali che ogni anno arrivano nel nostro paese. Per ovviare a questa situazione, la Commissione europea ha autorizzato il cosiddetto “corridoio verde”, assicurando la libera circolazione nell’Unione dei lavoratori agricoli, al pari degli operatori sanitari. Il ministro Bellanova incontrerà oggi l’ambasciatore di Bucarest, al fine di stipulare un accordo con la Romania per riaprire il flusso di lavoratori interrotto. Dalla Romania, ogni anno, arrivano circa 107 mila agricoltori stagionali, i quali rappresentano un terzo di tutta la manodopera straniera. “I corridoi verdi sono importanti, ma da soli non bastano. È necessario individuare soluzioni condivise Paese per Paese e stiamo lavorando anche su questo fronte” Ha affermato il ministro. Preoccupa, inoltre, la tutela della sicurezza e della salute di questi lavoratori, questione sulla quale fa il punto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, favorevole all’iniziativa, ma che aggiunge: “Con questi Paesi dobbiamo concordare un piano di garanzia della sicurezza e della salute dei lavoratori, in modo tale che quando rientreranno nel loro Paese d’origine non dovranno essere sottoposti alla quarantena”. Incombono anche i problemi del caporalato e dei voucher, il presidente della Coldiretti ritiene che siano necessari in questo periodo di emergenza, al contrario, questa eventualità preoccupa il segretario generale UILA, Stefano Mantegazza, il quale afferma: “La perplessità diventa contrarietà quando in un contesto drammatico come questo si pretende anche lo sconto, piegando in malo modo le leggi dello stato che, già oggi, prevedono che i percettori del reddito di cittadinanza possano rispondere a opportunità di lavoro anche di breve durata. La legge però non prevede che, per quel lavoro, chi assume non paghi la contribuzione dovuta. Così come non si capisce perché un disoccupato debba essere assunto con un voucher anziché con un regolare contratto di lavoro, che garantisce un giusto salario ed adeguate tutele”. Mantegazza conclude: “Un lavoratore in cassa integrazione e quindi dipendente da un’azienda in difficoltà sarà ben lieto di licenziarsi per una occupazione certa e un salario equo, molto meno per fare un salto nel buio tra voucher ed esenzioni contributive”. Anche il ministro Bellanova è fortemente intenzionata alla regolarizzazione dei braccianti e dei lavoratori immigrati, infatti, afferma: “Le baracche-ghetto dei braccianti vanno sanate e i lavoratori immigrati regolarizzati, ci vuole un provvedimento urgente.” Un primo passo in questa direzione è stato compiuto dal ministro degli interni, Luciana Lamorgese, che ha prorogato la validità dei permessi di soggiorno fino a Giugno.