La tendenza nazionale produttiva di pesche e nettarine registra, nell’ultimo decennio, un costante decremento.
Anche in Basilicata il trend è conforme allo scenario nazionale, con una perdita in termini sia di superfici, sia di produzione; in questa regione, inoltre, si nota una flessione maggiore per le pesche rispetto al dato nazionale.
In una situazione di questo genere risulta essenziale riuscire a differenziare il prodotto. A tal proposito un ruolo strategico potrebbe giocarlo, oltre alla qualità, la scelta varietale. Il comparto della peschicoltura, infatti, si è caratterizzato negli ultimi anni per un’intensa attività di innovazione varietale, al fine di adattare al meglio ciascuna varietà alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio vocato e per cercare di soddisfare al meglio le richieste del mercato.
L’agronomo Carmelo Mennone, direttore dell’Azienda Sperimentale Dimostrativa “Pantanello” (ALSIA), ha elencato sulle pagine della nota Rivista di Frutticoltura, le nuove varietà con le relative peculiarità. Tra le pesche e nettarine vengono citate le nettarine a polpa gialla dal gusto dolce (Rebus 028®️, Big Bang®Maillarà*, Carene® Monecar®️, Nectapome Nectaprime, Garofa); le nettarine dal gusto tradizionale (Flariba, Early Bomba®️).
Per quanto riguarda le pesche invece, l’esperto si sofferma sulle nuove varietà di pesche gialle dal gusto tradizionale ( Pulchra e Sagittaria) e dal gusto dolce (Sugar Time®️, Royal Summer®️ Zaimus®️, Sweet Dream®️). Per le percoche, invece, vengono analizzate Bali, Smooty, Cinca, Yellow Stone 1, Jalon, Veruela e Jesca. In un ottica macroscopica possiamo affermare che la peschicoltura lucana stia attraversano una fase molto delicata a causa del ridimensionamento delle superfici coltivate, motivo per il quale è assolutamente necessario un rinnovamento varietale in grado di offrire un prodotto dalle caratteristiche pomologiche costanti nel tempo.
Di seguito il link all’articolo completo:
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