Fragola e berries: crescere facendo rete (seconda parte)

da Redazione FruitJournal.com

L’azienda agricola Fuina si estende su circa 17 ettari coltivati prevalentemente a fragola. Di questi, circa 3500 m2 ospitano la coltivazione del lampone.

“Quella che stiamo sperimentando con i lamponi è una produzione di nicchia, non ancora sviluppata nei nostri areali, ma che potrebbe rivelarsi una buona alternativa sul mercato”.

Sono le parole di Leonardo Fuina, titolare dell’omonima azienda.
“L’agricoltura è in continua evoluzione e noi produttori dobbiamo formarci ed aggiornarci sulle nuove tecniche di coltivazione e sulle evoluzioni dei mercati. Per me la coltivazione del lampone rappresenta un ‘campo scuola’ in quanto sono chiamato a leggere tutti i segnali che la pianta quotidianamente mi manda, al fine di gestirla al meglio e coltivarla con successo”, ha continuato Fuina.

Il produttore ha poi spiegato perché ha preferito l’impianto a terra a quello fuori suolo: “Ritengo che il terreno sia sempre un valore aggiunto per la pianta. Gli elementi che il suolo offre non si possono sostituire del tutto con le fertirrigazioni. Secondo me coltivare su suolo ha ancora dei vantaggi. Ovviamente non mi privo di strumentazioni come sonde e lisimetri che mi consentono di valutare quali e quanti elementi apportare”.

L’ impianto, costituito da una fila centrale, prevede un sesto di 25 cm. La pianta viene impalcata su di un sostegno per favorire uno sviluppo in altezza, al fine di favorire maggiore arieggiamento e luminosità. “Ho messo a punto delle modifiche, si tratta solo di prove. Attualmente (dicembre 2016, ndr) siamo in fase di fioritura e pre-raccolta. Prevediamo di poter raccogliere tra 15 giorni”.

I tecnici del gruppo Apofruit stanno seguendo con attenzione i nuovi impianti, mettendo a punto un circuito di scambio di informazioni. “Grazie ai consigli che provengono dai tecnici, dai produttori di altre regioni e dai produttori locali, che stanno affrontando le mie stesse difficoltà, riusciamo a migliorarci. Cerchiamo di fare gruppo e di lavorare insieme, solo in questo modo possiamo crescere”, ha concluso.

 

Teresa Manuzzi
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