Primi accenni di autunno e prime ripercussioni per l’agricoltura. Il maltempo ha colpito gli agrumeti siciliani e adesso si attendono le stime dei danni.
Lunedì pomeriggio, infatti, forti precipitazioni si sono abbattute su diverse aree dell’Isola: dal versante occidentale dell’Etna fino a Leonforte, in provincia di Enna.
Grandine e pioggia hanno così colpito gli agrumeti, danneggiando in particolar modo i frutti in via di accrescimento.
Al momento non è ancora possibile fare una stima dei danni. Certo è che i rovesci hanno compromesso seriamente una vasta area adibita ad agrumeto, i cui frutti sono destinati per lo più all’estero. Proprio questa zona, infatti, si coltiva la nota arancia rossa di Sicilia.
In generale, le precipitazioni di lunedì hanno registrato un’intensità differente a seconda dei territori. Tuttavia, in alcuni agrumeti, la grandine ha causato forti danni ai frutticini e all’apparato fogliare. Al contrario, per il momento, non sono state riscontrate conseguenze per la struttura delle piante che, stando a una prima analisi, sembrano indenni.
Per una stima più certa dei danni bisognerà comunque attendere qualche settimana.
Principalmente la preoccupazione è rivolta alla produzione che si teme possa aver risentito della caduta di grandine e piogge al punto da compromettere la qualità, se non del frutto in sé, quantomeno dal punto di vista estetico.
Da una prima ricognizione, i danni sembrano appunto rintracciabili essenzialmente su frutti appena formati.
Insomma una nuova e controversa sfida attende gli agricoltori siciliani che, chiamati ad affrontare le sempre più imprevedibili avversità climatiche, devono ora fare i conti con l’incertezza delle ripercussioni in termini produttivi.
In ogni caso, è ancora presto per tirare le somme e non resta che attendere le stime certe circa la reale entità dei danni provocati dal maltempo sui terreni di Sicilia.
Ilaria De Marinis
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