Xylella, i focolai aumentano ancora

da Redazione FruitJournal.com

Individuato un nuovo focolaio di Xylella sulle piante di ulivo in agro di Monopoli. A renderlo noto, l’Osservatorio fitosanitario regionale.

Dopo il monitoraggio effettuato in collaborazione con gli ispettori dell’Arif, è stato infatti rilevato un nuovo focolaio su piante di ulivo in agro di Monopoli, in zona cuscinetto e al confine con la zona indenne.


Come previsto dal nuovo regolamento comunitario, approvato lo scorso agosto, la Regione Puglia ha prontamente avviato le ispezioni nelle aree circostanti, spingendosi oltre il raggio dei 100 metri attorno alle piante infette.
L’intento è circoscrivere la zona compromessa e procedere quanto prima con la rimozione del materiale vegetale infetto. Da qui l’ordine di eradicazione degli ulivi da parte di Emiliano.

Il dato allarmante è che questo nuovo focolaio si va ad aggiungere alla lista – purtroppo sempre in aumento – delle piante infette. Nelle ultime settimane, infatti, sono state individuate oltre settanta piante colpite da Xylella.

Lo scorso 16 settembre il sito istituzionale “Emergenza Xylella” ha pubblicato undici comunicazioni SELGE che segnalavano il ritrovamento in zona contenimento di 40 piante infette (38 ulivi e due lavande) nei comuni di Cisternino (2), Fasano (14), Locorotondo (1) e Ostuni (23). A questo, si deve aggiungere che ben 37 degli ulivi colpiti erano ulivi monumentali.

Nell’agro di Fasano, inoltre, i positivi ricadevano in due focolai noti (altre 7 piante, 5 olivi e 2 lavande già significativamente sintomatiche, in prossimità della stazione di servizio vicina al confine con la zona cuscinetto, un olivo adiacente al mercato ortofrutticolo all’ingrosso), ma soprattutto in tre focolai del tutto nuovi. Nello specifico: 4 olivi vicino alla circonvallazione della frazione di Torre Canne, 1 olivo nell’aiuola di una rotatoria proprio all’ingresso di un noto centro commerciale adiacente alla SS16 e 1 olivo nella parte meridionale dell’agro, non lontano dalla frazione di Madonna Pozzo Guacito.

Ma il quadro è andato progressivamente complicandosi, tanto che lo scorso 24 settembre, sempre sul sito “Emergenza Xylella”, sono state pubblicate altre nuove dieci comunicazioni SELGE. Ancora una volta il numero di piante colpite ha richiamato l’attenzione generale: 36 olivi, infatti, sono risultati positivi in zona di contenimento. E ancora una volta, i comuni coinvolti sono stati quelli di Cisternino (6), Fasano (2) e Ostuni (28).
Pur trovandosi in zona di contenimento, il ritrovamento di nuovi e numerosi focolai ha quindi confermato l’insediamento ormai diffuso e radicato del batterio nella zona collinare, a ridosso della Piana degli Ulivi Monumentali.

Il consolidamento del fronte epidemico della Xylella fastidiosa, già riscontrato nell’area meridionale della provincia di Brindisi, getta così nuova preoccupazione, soprattutto per gli areali costieri della Piana, ormai profondamente minacciati e a rischio.

Ad oggi, su circa 100 mila tamponi effettuati in più dei due terzi della zona rossa, solo 149 sono risultati positivi. Tuttavia, dall’inizio dell’attuale monitoraggio, il numero delle piante infette segnalate è vertiginosamente salito a 103 con 8 successivi aggiornamenti nell’attuale zona di contenimento, a cui aggiungere le 28 piante rilevate nell’agro di Locorotondo agli inizi di giugno. D’altronde, proprio l’attività di monitoraggio annuale, iniziata lo scorso giugno e giunta al VII aggiornamento, ha permesso di identificare l’agro di Monopoli colpito dal batterio che da troppo tempo ormai non dà pace agli uliveti di tutta Italia.

Il rinvenimento nell’agro monopolitano ha comunque ulteriormente evidenziato l’imprevedibilità dell’infezione che non solo continua a diffondersi, ma si insinua anche in zone con un tasso di infezione molto basso o addirittura nullo. Un dato che costringe, inevitabilmente, a un intervento ancora più intenso e stringente che possa fornire analisi epidemiologiche utili per una maggiore comprensione delle dinamiche di spostamento del batterio con la formazione di focolai spesso circoscritti.

In tal senso, l’Osservatorio regionale ha quindi ribadito l’importanza di un comportamento responsabile e attento da parte di cittadini e agricoltori. L’impegno delle istituzioni nel contrasto al batterio è indispensabile, ma il contributo di ciascuno può fare la differenza: segnalare tempestivamente la comparsa di eventuali sintomi della malattia, infatti, non solo permette di limitare tempestivamente gli spostamenti di materiale sospetto, potenziale vettore, ma potrebbe rappresentare un argine decisivo e indispensabile nella lotta ancora in corso alla Xylella fastidiosa.

 

Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com

 

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