La frutta da industria non sostituisce ma affianca quella destinata al consumo fresco. Importanti sono la scelta varietale, il territorio, la tecnica colturale, la meccanizzazione e soprattutto la qualità del prodotto.
La frutticoltura italiana è da sempre orientata alla produzione per il consumo fresco, mentre quella di frutta da industria si è quasi sempre basata su sostegni pubblici, in mancanza dei quali i frutticoltori difficilmente riescono a fare bilanci positivi.
Da un po’ di tempo le cose stanno cambiando per una serie di ragioni: la concorrenza sulla frutta fresca dei Paesi mediterranei è sempre maggiore a causa dei minori costi di produzione, le tecnologie di trasformazione sono più raffinate e le tipologie dei prodotti trasformati più diversificate.
A queste si aggiunge la raccolta meccanica (sia di piante a vaso che di piante allevate a parete), ormai una realtà per la maggior parte della frutta a destinazione industriale, che consente un contenimento dei costi di produzione e una maggiore competitività a livello internazionale.
Le industrie di trasformazione sono ormai aperte a sottoscrivere contratti a lungo termine (10-15 anni e anche più) con garanzie di prezzo e di rivalutazione in funzione del mercato. L’alternativa al conferimento a un’industria terza è organizzare la trasformazione in proprio, come singolo o cooperativa, ed esempi positivi in tal senso sono sempre più frequenti.
Anche in presenza di tutte queste condizioni favorevoli, i margini di guadagno per i produttori rimangono però modesti, a meno che la scelta non sia orientata verso una produzione biologica: i prezzi pagati dall’industria per questa tipologia di frutta sono molto interessanti e l’Italia può contare su una positiva esperienza che la pone all’avanguardia nel settore delle produzioni bio. Le trasformazioni industriali sono numerose: sciroppati, polpa (solid pack), succhi (limpidi, nettari), essiccati, marmellate e confetture, sotto spirito, fermentati (maraschino, sidro).
Ogni tipo di trasformazione richiede cultivar con specifiche caratteristiche per poter offrire un prodotto di qualità. Caratteristica imprescindibile è l’elevata e costante produttività, nonché l’idoneità alla raccolta meccanica (uniformità di maturazione per raccogliere i frutti in un’unica soluzione).
Autore: Carlo Fideghelli
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