Dinamico e imprevedibile, il kiwi agita il mercato italiano. La presenza del frutto greco venduto a prezzi concorrenziali ostacola, però, la stabilità del prodotto nazionale.
Secondo il report Ismea, il collocamento del kiwi nel mercato nazionale ha risentito della presenza di merce greca esitata a prezzi concorrenziali.
Fortunatamente, non è ancora detta l’ultima parola. Il kiwi, infatti, può ancora sfruttare ampie finestre di mercato prima di chiudere i battenti. A differenza di altri frutti, come mele e pere che vivono una campagna decisamente stabile, l’uva da tavola ormai alle ultimissime battute o i kaki, i cui volumi si vanno sempre più assottigliando.
Sempre secondo i dati Ismea, però, la richiesta di questo frutto non ha confermato le aspettative di produttori e addetti al settore.
Il prodotto, infatti, pur presentando un profilo qualitativo soddisfacente in termini di calibro, non è stato favorito dal mercato. Così, per l’Hayward le quotazioni di esordio si sono attestate su livelli omologhi a quelli della trascorsa campagna, mentre per le varietà a polpa gialla l’incremento, seppur registrato, non è stato così rilevante come sperato.
Sul fronte interno e sul circuito distributivo europeo, la presenza di merce greca venduta a prezzi concorrenziali ha infatti limitato parecchio il collocamento del prodotto nazionale. D’altra parte, la commercializzazione verso i mercati d’oltremare complessivamente è avvenuta a ritmi regolari e costanti.
Sotto il profilo delle quotazioni, i listini sulle piazze monitorate non hanno mostrato variazioni, fatta eccezione per il prodotto veronese i cui ultimi quantitativi in azienda sono stati ceduti sulla base di prezzi in incremento.
A tal proposito, sempre secondo i dati Ismea, il prezzo medio alla produzione è di 1,27 euro il chilo, in aumento del +13,7% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda l’Hayward, nello specifico, le quotazioni vanno da 0,75 a 1,19 euro il chilo, a seconda della piazze e della qualità. Valori superiori, invece, si riscontrano per le varietà a polpa gialla.
A pochi giorni dalla conclusione delle operazioni di raccolta, il mercato dei kiwi 2020 presenta così luci e ombre. La presenza del frutto greco sembra, in parte, ostacolare la commercializzazione del kiwi italiano, ma gli scenari ancora aperti lasciano sperare in un pronto cambio di rotta.
Ilaria De Marinis
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