Il clima favorevole di questi giorni sorride ai fragolicoltori di tutta Italia: in pochi giorni registrato un aumento del 20 % di fragole disponibili.
Da Nord a Sud, l’anticiclone africano continua a regalare assaggi di primavera in tutta la Penisola, strizzando l’occhio alla produzione di fragole che aumenta del 20% in termini di rese.
Accanto all’aumento di superfici e investimenti, crescono così anche i volumi. In particolare nel Sud Italia, dove le alte temperature registrate in questi giorni, hanno favorito la coltura, determinando un incremento delle rese di circa il 20%.
Adesso, però, la speranza dei fragolicoltori è quella di non tornare bruscamente alla stagione invernale, ma di continuare ad avere temperature primaverili e un clima generalmente mite.
Queste due componenti, d’altronde, sono quelle che hanno consentito – nel tempo – una destagionalizzazione della produzione fragolicola, ormai disponibile su diverse finestre di mercato.
A questo si deve aggiungere, inoltre, l’aumento della domanda di fragole che, proprio grazie alla pandemia, ha trovato nuovo impulso. Un nuovo trend che incoraggia i fragolicoltori, chiamati ora a far fronte alle numerose richieste da parte dei consumatori.
Una congiuntura favorevole, insomma, accolta con entusiasmo dai produttori del Sud Italia e della Basilicata, in particolare, che corre verso il record storico di superfici coltivate a fragola. Al momento, infatti, i prezzi sono soddisfacenti e per il Metapontino l’annata si prospetta positiva.
Certamente la campagna è appena iniziata e, prima di poter trarre conclusioni, bisognerà attendere ancora dei mesi.
Non resta che sperare nel clima e godersi questo assaggio di primavera al profumo di fragole.
Ilaria De Marinis
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