Ricerca legata ai biostimolanti e gestione degli stress abiotici e delle fisiopatie: questi i due temi portanti della terza sessione della Biostimolanti Conference 2021.
Dopo il successo delle prime due giornate, anche la terza sessione si è conclusa nel generale clima di coinvolgimento e interesse di tutti i partecipanti che superano i 1500. A moderare l’incontro, Lorenzo Tosi di Terra è vita.
Ad aprire le danze, l’ospite internazionale Claudio Pastenes Villareal – docente presso il dipartimento di Produzione agraria dell’Università del Cile – con un contributo relativo “Le basi fisiologiche degli stress nelle piante”. Partendo da alcune considerazioni generali, l’’esperto cileno si è soffermato, in particolare, sulle conseguenze derivanti da calore e carenza di acqua. Una panoramica aggiornata ed esaustiva che, esaminando molteplici prospettive, ha così offerto un quadro inedito sulla tematica.
Dopo l’intervento del professore, la parola è quindi passata ai referenti aziendali Roberto Iaboni di L. Gobbi e Matteo A. Coarezza di Isagro.
Il palco virtuale è stato quindi calcato dal professore Lucio Brancadoro del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università degli studi di Milano. La relazione, intitolata “L’uso dei biostimolanti per contrastare gli stress abiotici in viticoltura”, dopo aver offerto un quadro relativo ad ambienti della viticoltura e mutamenti climatici, ha posto l’accento sulle prove dell’effetto biostimolante dell’idrolizzato della sericina.
A seguire, un nuovo intervallo aziendale che ha visto le relazioni di Christian Garabello di Green Has Italia e Sara Iannelli di Agriges.
Sul palco virtuale della Biostimolanti Conference è stata poi la volta del professore Boris Basile del dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Napoli che ha parlato di “Biostimolanti per ridurre l’incidenza del cracking dei frutti”, una tematica ancora inedita e di grandissima attualità.
Il professore ha quindi passato il testimone all’ultimo break aziendale, quello offerto dalle comunicazioni a cura di Maria Rosaria Stile di K-Adriatica e di Giorgio Freschi di Clever Bioscience.
A chiudere la giornata, Daniele Villa del Fisssa con l’intervento dal titolo: “La validazione in campo dei biostimolanti”. Dopo aver illustrato il ruolo dei centri di saggio nello sviluppo delle prove sperimentali e nella produzione dei dati utilizzabili ai fini registrativi, Villa ha quindi sottolineato i propositi del FISSSA:
– rispondere alla necessità di validare l’efficacia dei prodotti per tutelare produttori, utilizzatori e consumatori;
– supportare i produttori nei processi registrativi;
– mettere a disposizione le proprie competenze sulla realizzazione delle prove mantenendo un dialogo aperto con società produttrici, istituzioni e associazioni;
– garantire uno standard qualitativo adeguato alle aspettative dei clienti e aumentare l’expertise dei tecnici;
– essere un interlocutore attivo per discutere su linee guida e metodologie per la valutazione dei prodotti biostimolanti;
– restare a disposizione di tutti i players del mercato al fine di dare un valore aggiunto riconosciuto ai biostimolanti.
L’evento, organizzato da Fruit Communication e Arptra, è adesso pronto per l’ultimo, imperdibile appuntamento della Biostimolanti Conference 2021, quelle che attende tutti noi giovedì 4 marzo.
Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com
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