Dalla campagne alle città il vento di primavera è tornato a soffiare in tutto il Bel Paese. La natura si risveglia e così, dopo gli ultimi colpi di coda dell’inverno, non solo i frutteti, ma anche noi accogliamo la bella stagione con un nuovo numero di Fruit Journal.
Tra i frutti più rilevanti per la frutticoltura italiana troviamo i kiwi. L’actinidia, coltivata da ormai 50 anni nei nostri areali, rappresenta oggi – nelle sue varietà verde, gialla e rossa – un’alternativa concreta e redditizia per la frutticoltura del Sud Italia.
Interfacciandoci con l’agronomo Valter Fiumana e l’Ufficio tecnico Zespri Europa, abbiamo così tracciato una panoramica sulla coltura: dalle varietà ai trend di mercato, dai volumi delle esportazioni agli investimenti nel settore. Un quadro che lascia ipotizzare nuove potenzialità per la coltura, che permette all’Italia di posizionarsi al secondo posto nella classifica mondiale dei Paesi produttori.
Dai frutti ci spostiamo poi nei sotterranei, dove lavora e si sviluppa l’apparato radicale delle specie vegetali. A tal proposito, Gonzalo Allendes Lagos – agronomo e direttore tecnico AGQ Labs – offre un approfondito contributo circa l’importanza delle radici nei fruttiferi. Aspetto spesso sottovalutato, ma che condiziona il vigore e lo sviluppo della parte aerea delle piante. Non solo. Come si vedrà, un apparato radicale attivo e abbondante permette di ottenere frutti di qualità, rappresentando così un efficace strumento nelle mani dei produttori.
Restando in tema di produzione, l’agronomo Thomas Vatrano e la ricercatrice Amelia Salimonti illustrano i principali fattori coinvolti nel complesso fenomeno dell’alternanza di produzione in olivo. Una disamina completa e articolata scritta a quattro mani che fornisce dati aggiornati e informazioni precise sulla questione, a lungo trascurata e aggravata nel tempo da errate gestioni agronomiche degli oliveti.
Chiude questo secondo numero di Fruit Journal 2021 un affresco sui molteplici sistemi produttivi del mondo agricolo. Un viaggio che va dall’integrato alla permacultura, passando per il biologico e il biodinamico, per delineare dati e caratteristiche delle diverse modalità di produzione agricola. Scopo dell’articolo è superare l’idea di una competizione tra diverse “tifoserie”, interpretando ciascun sistema produttivo quale inevitabile risposta alle nuove esigenze del mercato, dove consumatori sempre più attenti ed esigenti richiedono prodotti altamente specifici e di qualità.
Non resta dunque che cliccare qui e sfogliare le pagine, godendosi questa nuova alba di primavera.
Buona lettura.
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Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com
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