Sud, imprenditoria femminile e aree interne: bando Agro-social

da Redazione FruitJournal.com

Imprenditoria femminile, rilancio delle aree interne e sviluppo per il Sud: 120mila euro per progetti di agricoltura sociale con la seconda edizione del bando “Agro-social: Seminiamo Valore”.

Messo a punto da Confagricoltura in collaborazione con Jti (Japan Tobacco International) Italia, il bando “Agro-social: Seminiamo Valore” Imprese, alla sua seconda edizione, prevede una dote di 120 mila ero da destinare a progetti di agricoltura sociale.


Il progetto, lanciato lo scorso anno per favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali di crescita sostenibile dei territori, punta a incentivare iniziative di inserimento sociale e lavorativo di soggetti deboli. Imprese al femminile, Mezzogiorno e aree interne: queste le tre direttrici individuate.


Dopo il successo dello scorso anno, il nuovo bando per il 2021 è stato presentato ufficialmente durante un evento in diretta streaming da Palazzo Valle – sede di Confagricoltura – alla presenza delle Istituzioni. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli ha introdotto con un videomessaggio il tavolo di lavoro, al quale hanno partecipato Massimiliano Giansanti – Presidente Confagricoltura, Lorenzo Fronteddu – Direttore Corporate Affairs & Communication di JTI Italia, Gian Marco Centinaio – Sottosegretario di Stato MIPAAF.

Tra le novità di queste edizioni, la possibilità di erogare tre premi da 40mila euro a tre distinte iniziative, grazie al budget di 120mila euro disponibile.
Cambia anche il bacino di utenza che, limitato a solo quattro regioni (Campania, Umbria, Toscana e Veneto) nella prima edizione, è stato ora allargato all’intero territorio nazionale. Inoltre, sono stati indicati i tre ambiti di priorità: imprenditoria femminile, aree interne e regioni del Sud, che – come ricordato da Patuanelli – “sono anche tre priorità al centro della strategia del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

“Crediamo e investiamo da tempo nell’agricoltura sociale – ha commentato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – come modello di attività aperta non solo agli imprenditori agricoli professionali, ma anche a chi, attraverso l’agricoltura, è impegnato ad avviare modelli di sviluppo sostenibili e innovativi. Questa formula vincente coniuga il settore primario e il sociale, ed è stata capace di realizzare un nuovo, concreto strumento di welfare sostenibile ed efficace. Le esperienze di questi anni ci confermano che la strada intrapresa da Confagricoltura è un esempio virtuoso che genera anche reddito per le imprese”.

L’obiettivo prioritario del bando –hanno ricordato a Confagricoltura – in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo, è di contribuire alla riduzione del divario economico e sociale del nostro Paese, creare occupazione, sostenere la transizione verde e migliorare la capacità di ripresa dell’Italia puntando sulla produttività e la specificità dei territori, vera ricchezza da cui ripartire oggi.

“Insieme a Confagricoltura – ha aggiunto il direttore Corporate Affairs & Communication di Jti Italia, Lorenzo Fronteddu – abbiamo avviato un modello di sviluppo virtuoso che con motivazione portiamo avanti anche in questo nuovo anno e che permette di coniugare le politiche di welfare con la crescita economica e sociale, puntando sulla capacità creativa e innovativa dei territori”.


Una giuria di esperti selezionerà – in ciascuna delle categorie individuate – le tre migliori idee progettuali di agricoltura sociale presentate, finanziando ognuno dei premiati con 40mila euro. Il bando non si rivolge solo alle aziende agricole, ma anche a imprese sociali, fondazioni, start-up innovative e soggetti interessati all’agricoltura sociale. 
Ristretti i tempi per la partecipazione: la proposta progettuale va inviata entro il 15 luglio 2021. I vincitori saranno proclamati il 15 ottobre 2021.

“Iniziative come queste – ha commentato il sottosegretario alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio – non sono solo un aiuto, ma anche uno sprone per chi vuole fare agricoltura sociale. Un mondo vero che oggi in Italia conta oltre 3.500 aziende, ma ancora poco conosciuto e che va valorizzato, anche dalle istituzioni. Il mondo agricolo con la sua capacità di dare emozioni ha più di altri le carte in regola per aiutare chi nella nostra società ha delle fragilità. Se tutti insieme istituzioni, associazioni di categoria e imprese lavoriamo in questa direzione l’agricoltura sociale può essere davvero un plus, quel qualcosa in più che fa grande il nostro paese e rende ancora più importante il Made in Italy di cui siamo orgogliosi”.


Ilaria De Marinis
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