Puglia, furti e atti vandalici assediano l’agricoltura locale

da Redazione FruitJournal.com

Agricoltura pugliese sotto assedio: negli ultimi giorni sono stati diversi gli episodi di furti e atti vandalici nelle campagne e adesso associazioni e agricoltori richiedono controlli e interventi di messa in sicurezza.

Olive, uva, grano: sono sempre più frequenti le segnalazioni di furti e atti vandalici nelle campagne pugliesi. Particolarmente critica la situazione nella provincia di BAT, dove gli imprenditori agricoli stanchi chiedono maggiore sicurezza.


“Servono maggiori controlli” – denunciano gli agricoltori pugliesi, con un appello giunto anche nella sede della Prefettura BAT, dove si è svolto un nuovo vertice tra le forze dell’ordine. 
Nelle scorse notti, tra le campagne di Andria, Minervino e Spinazzola, decine e decine di ettari di grano duro sono stati furtivamente trebbiati. Un episodio che secondo Felice Ardito, presidente di CIA Levante, svela la presenza di “un’organizzazione criminale sempre più organizzata e potente, capace di disporre di macchine magari rubate e nascoste in grandi capannoni”. “Questo – ha dichiarato Ardito – dovrebbe far comprendere che gli agricoltori, da soli, sono impotenti di fronte a questo nuovo salto della criminalità che prende di mira le loro aziende e fa il bello e il cattivo tempo nelle zone rurali lasciate a se stesse, senza alcun controllo, in balia dei predoni delle campagne”.

Così, insieme a fatica e sudore versato, gli agricoltori pugliesi che già quotidianamente sono impegnati a contrastare le conseguenze imprevedibili di gelate e siccità, adesso devono anche far fronte a fenomeni criminali che annullano intere giornate di lavoro. Solo qualche giorno fa CIA Levante denunciava il furto di decine di quintali delle primizie dell’uva da tavola delle varietà Vittoria e Black Magic nelle campagne di Noicattaro e Triggiano da parte di ignoti. “C’è un’esasperazione crescente, un senso di impotenza che alimenta frustrazione e rabbia” ha commentato Felice Ardito. “La situazione è effettivamente esplosiva. La sensazione è che lo Stato, nelle zone rurali, abbia issato la bandiera bianca. CIA Levante ha già fatto rilevare, più volte, che la soluzione non possono essere le ronde notturne con cui gli agricoltori si stanno auto-organizzando, ma l’assenza di presidio e controllo del territorio di fatto sta lasciando alle aziende agricole ben poche alternative.

Nel mirino dei predoni delle campagne non ci sono soltanto il grano e l’uva ma, a seconda dei differenti periodi, si va dalle mandorle alle olive. Occorrono più controlli e maggiori risorse strumentali d’indagine, di uomini e mezzi al servizio della magistratura e delle forze dell’ordine. Abbiamo chiesto più volte l’istituzione di una polizia rurale regionale. Torniamo a chiedere che sia utilizzato anche l’esercito per presidiare efficacemente il territorio. Chiediamo sia presa in considerazione anche la possibilità di un presidio non armato, ma ugualmente utile per il controllo delle zone rurali e l’immediata segnalazione, per il quale poter utilizzare come ‘sentinelle’ del territorio i percettori del Reddito di Cittadinanza che, in questo modo, potrebbero rendere un servizio utile alla collettività. Chiediamo subito un tavolo prefettizio sulla sicurezza per discutere di queste e di altre possibili misure attraverso le quali intervenire”.

Di qui il vertice convocato dal Prefetto della BAT Maurizio Valiante che ha visto riuniti le principali organizzazioni di agricoltori del territorio, i sindaci e i rappresentanti della regione, tra cui l’assessore Pentassuglia per organizzare di concerto con le forze di polizia efficaci misure di contrasto a un fenomeno che sta danneggiando gravemente uno dei più importanti comparti produttivi della Puglia.

“Il territorio della BAT – ha dichiarato il consigliere regionale e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo – è da tempo vessato da furti, danneggiamenti alle colture, scarichi di rifiuti di origine furtiva. Gli agricoltori vivono in un clima di paura e insicurezza, umanamente inaccettabile”.
“Alla riunione – prosegue il consigliere regionale – hanno partecipato l’assessore regionale Pentassuglia, i sindaci dei Comuni della BAT e i rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno manifestato pronta volontà a prestare il loro prezioso servizio di controllo sulle strade rurali con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza, con il coordinamento della Prefettura. Spetterà alle forze di polizia locale il controllo sistematico dei prodotti ortofrutticoli in vendita negli esercizi comunali, per verificarne la provenienza, scongiurando il pericolo di origine furtiva. Ai cittadini che collaboreranno denunciando atti illeciti, verranno corrisposti dei ristori, come incentivo e premio”.
“Si è predisposta – aggiunge Caracciolo – la riattivazione, in forma permanente, del tavolo tecnico di lavoro dell’Orsa (Osservatorio regionale sui reati in Agricoltura), in modo da avere una cabina di regia centralizzata a livello di ordine pubblico. Molte aziende agricole hanno inoltre mostrato la propria disponibilità a offrire i propri terreni come presidi di controllo con videosorveglianza rafforzata.

L’obiettivo è consolidare un’alleanza strategica tra istituzioni civili, forze dell’ordine e consorzi, per presidiare e mettere in sicurezza il territorio.

Occorre sorvegliare e prevenire anche i casi di vandalizzazione ai danni della rete degli impianti idrici, sia di appartenenza dell’Acquedotto pugliese sia di proprietà dei consorzi agricoli, che oltre al grave danno economico, causano anche crisi idrica a danno delle coltivazioni”.
“Doveroso – conclude Caracciolo – è il ringraziamento al Prefetto per l’attenzione mostrata al tema e alle forze dell’ordine per l’instancabile lavoro quotidiano svolto sul territorio”.

A prendere parte al vertice anche la capogruppo del M5S, Grazia Di Bari: “I furti in agricoltura sono una piaga che danneggia il nostro territorio e i sacrifici che quotidianamente fanno gli agricoltori. Non si può restare immobili davanti ai danneggiamenti alle proprietà rurali e agricole, ai reati predatori e ambientali, compresi i continui abbandoni di rifiuti, e al proliferare di roghi tossici. L’illegalità nelle nostre campagne riguarda tutti – spiega – le ricadute si ripercuotono sulla nostra economia, sul turismo, sulla salute, sulla reputazione che ha il nostro territorio verso chi non lo vive giorno per giorno”.

“L’assessore regionale all’agricoltura Pentassuglia ha preso l’impegno con la prossima programmazione del PSR di impiegare risorse per dotare le nostre campagne di sistemi di videosorveglianza. Condivido la proposta, ma non basta, perché non ripaga gli agricoltori e i proprietari delle devastazioni e dei furti subiti. Anni di lavoro – prosegue Di Bari – hanno bisogno di un impegno concreto a breve termine. Gli agricoltori vanno sostenuti con più strumenti, per esempio con l’istituzione di un fondo antiracket, una proposta questa che farò all’assessore Pentassuglia, ma è essenziale anche un maggior numero di denunce da parte delle vittime, perché solo così le forze dell’ordine potranno essere più tempestive e precise nel ricostruire il contesto criminale e i profili di illegalità da combattere”.


Ilaria De Marinis
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