L’ortofrutta “imperfetta” crea valore

da Redazione FruitJournal.com

I food box non sono una novità: prodotti alimentari e ingredienti vari consegnati a domicilio, sia da aziende specializzate che in forme più o meno autogestite.

La proposta dell’americana Imperfect Produce però è diversa dalle altre: le sue scatole arrivano cariche di frutta e verdura “brutte“, quei prodotti che di solito vengono scartati perché non si presentano perfetti, lisci, intonsi e ai consumatori non piacciono. Ma il fatto di non vederli sugli scaffali dei supermercati non significa che siano meno buoni, e oltretutto costano meno.

BRUTTE MA BUONE
Imperfect Produce vende frutta e verdura con difetti vari – forma irregolare, bitorzoli, buccia segnata – oltre a ortaggi meno noti al consumatore medio e quindi spesso ignorati. Ma se l’aspetto non è da concorso di bellezza, non si tratta di alimenti guasti o vecchi: sono tutti certificati bio e qualità e freschezza sono le stesse degli altri, quelli belli, rigorosamente controllate sia alla fonte (le fattorie) sia al momento di preparare la scatola per i clienti. I quali possono personalizzare la loro consegna settimanale con la frutta e la verdura che desiderano, risparmiando fra il 30 e il 50% rispetto ai prezzi praticati dal rivenditore medio. Un box misto da 11 chili costa circa 25 dollari, uno da 4 chili 13 dollari.

CONTRO LO SPRECO DEL CIBO
L’azienda, attiva per ora solo in alcune città degli Stati Uniti, si rifornisce da una rete di 150 fattorie e produttori, comprando quei prodotti che non rispondono agli standard estetici e che di solito non vengono nemmeno raccolti dai campi, oppure finiscono dritti in discarica o vengono venduti in perdita per diventare cibo per gli animali di allevamento. Il costo di acquisto della frutta e della verdura bruttarelle è più basso, ma permette comunque agli agricoltori di realizzare un profitto adeguato. E così Imperfect Produce riesce a offrire food box a domicilio a prezzi vantaggiosi, aiutando i produttori locali e limitando al tempo stesso lo spreco di cibo.

Fonte: recyclingpoint.info

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