Punteruolo nero del fico: aumenta la diffusione in Europa

Il coleottero si sta diffondendo in diverse aree del Sud Europa, tra cui l’Italia

da Redazione FruitJournal.com
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Originario dell’Asia, il punteruolo nero del fico (A. taiwanensis) si sta diffondendo in diverse aree del Sud Europa. Tra queste, anche l’Italia dove, dal 2005 – anno della prima rilevazione – la produzione di fichi si è quasi dimezzata.

Lo studio, condotto da un team di ricercatori italiani, ha portato alla registrazione del punteruolo nero del fico in 7 regioni italiane (Lazio, Toscana, Liguria, Lombardia, Veneto, Marche e Umbria) e una francese (Provenza- Alpi-Costa Azzurra).

Nell’ambito di questo studio, alcune indagini condotte sul campo hanno determinato importanti sviluppi in merito alla biologia e alla gamma di specie ospiti di A. taiwanensis. In questi esperimenti effettuati su piantine, tutte le specie di Ficus studiate (F. pandurata, F. carica, F. benjamina, F. macrocarpa) sono risultate sensibili al coleottero.

Particolarmente significative sono poi risultate alcune osservazioni sul campo. Queste, infatti, hanno mostrato la presenza del punteruolo nero del fico lungo tutto l’anno, sebbene durante l’inverno i punteruoli adulti si spostassero nelle fessure del suolo o della corteccia. I dati di cattura hanno inoltre mostrato che la specie sembra avere due picchi principali di densità di popolazione, in giugno-luglio e settembre-ottobre.

Al netto di quanto osservato, gli autori ritengono che A. taiwanensis sia una specie invasiva e da monitorare con attenzione, vista anche l’attuale diffusione nell’Europa meridionale. Di qui, l’appello a sviluppare strategie di controllo efficaci contro questo coleottero. Esso, infatti, rappresenta oggi una minaccia per F. carica e potenzialmente per altre specie di Ficus coltivate a scopo ornamentale.

Scavando gallerie di alimentazione nel tronco e nelle radici superficiali, le larve di Aclees taiwanensis compromettono il flusso della linfa elaborata. Tra le principali conseguenze, avvizzimento e mortalità degli alberi.

Negli ultimi anni, il punteruolo nero Aclees taiwanensis Kȏno, 1933 (Coleoptera: Curculionidae) è stato segnalato in Francia e in Italia.
Fino ad oggi non è stato applicato alcun regolamento comunitario specifico per prevenire la diffusione di A. taiwanensis. Tuttavia, occorrerà farlo quanto prima considerate le alte probabilità di una rapida diffusione del parassita in tutta l’area mediterranea dove F. carica è diffuso.

Il Ficus carica L. è infatti uno dei primi alberi da frutto coltivati, tipico degli areali del Sud Italia e, in generale, della dieta mediterranea. Non a caso, i ricercatori sottolineano la necessità di strategie efficaci per rilevare e controllare il punteruolo neroi.
Una specie che in Italia, dal 2005 – anno della prima rilevazione – ha visto dimezzare la propria produzione, passata da 20,09 a 10,65 tonnellate.

Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com

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