Arance ombelicate: l’offerta di nuove varietà

L'introduzione di nuove varietà dall'Australia consente di ampliare il calendario di produzione e di rilanciare il settore

da uvadatavoladmin
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Nell’ottica di un completamento dell’offerta, l’introduzione di nuove cultivar di arance ombelicate rappresenta un aspetto importante per rilanciare il settore arancicolo.

Questo, infatti, permetterebbe di ampliare il calendario di produzione, favorendo un allargamento della stagione di commercializzazione delle arance ombelicate.

Negli ultimi venticinque anni, il comparto agrumicolo nazionale ha subito notevoli cambiamenti determinati da aspetti economici, come l’aumento del costo del lavoro e dei mezzi tecnici, l’inasprimento delle politiche fiscali e previdenziali, la riduzione dei prezzi alla produzione, il cambiamento delle politiche comunitarie di tutela e di sostegno del reddito degli agrumicoltori. A livello produttivo tale cambiamento si è accentuato soprattutto negli ultimi 10 anni, con forti squilibri fra costi e ricavi, che hanno portato al conseguente minore interesse nei confronti della coltura, e in alcuni casi seguito anche dall’abbandono dei campi con effetti negativi sulle produzioni, sui redditi e sull’occupazione dell’intera filiera agrumicola nazionale.

Gli operatori del comparto hanno introdotto un’ampia gamma di innovazioni tecniche agronomiche basate su modalità di conduzione degli impianti diverse dal passato per irrigazione e gestione del suolo, adottando anche protocolli per le produzioni a basso impatto ambientale, integrate, a residuo zero, biologiche, ecc. L’innovazione immediatamente intesa e percepita è rappresentata dalle nuove varietà e dai portinnesti che tendono a soddisfare l’adattamento del prodotto alla domanda dei mercati. Rimandando un approfondimento per le arance a polpa rossa o pigmentate, sempre per questa specie per il gruppo a polpa bionda che comprende quelle ombelicate e non, si differenzia dalle pigmentate in quanto coltivate e diffuse in tutte le regioni, con diversi ecotipi locali selezionati nel tempo dagli agrumicoltori.

arance ombelicate

Particolare della produzione di Fisher navel.

Le arance ombelicate bionde, dette anche navel, così denominate per la presenza di un secondo frutto interno (sincarpia) di dimensioni variabili rispetto alla varietà, producono frutti destinati principalmente al mercato fresco, con varietà (arancia Navelina e suoi cloni), che coprono un calendario di raccolta che va da fine – metà ottobre a maggio, con un prodotto dalle caratteristiche organolettiche abbastanza costanti che rendono più semplice la fidelizzazione del consumatore.

Purtroppo ancora oggi tale assortimento non è abbastanza presente nella strutturazione della nostra agrumicoltura, anche se gli investimenti degli ultimi anni ci consentiranno di competere con altri Paesi europei, aspetto che invece rappresenta uno dei loro punti di forza.

Le varietà diffuse

Tra le varietà introdotte nell’ultimo decennio, già significativamente diffuse in campi commerciali, si ricorda Fukumoto che matura anche una decade prima degli altri cloni di arance Naveline, con frutti di forma rotonda, di buona pezzatura e buccia di colore aranciato intenso. Come già segnalato in altri Paesi agrumicoli, anche nel nostro areale sono stati riscontrati dei sintomi di cancri schiumosi che determinano il deperimento delle piante. Dagli studi condotti, in corso di ulteriore approfondimento, tale fenomeno sembra riconducibile a una disaffinità di innesto con i Citrange, aspetto comune a tutte le piante con sintomi. La Navelina VC, varietà diffusa da circa 40 anni, è stata abbandonata per problemi di sanità del materiale di propagazione (affetto da virosi), che ha determinato risultati produttivi non in linea con le aspettative dei produttori. Da questa, con la tecnica del microinnesto, è stata ottenuta la Navelina VCR, con pianta di sviluppo medio e discreta produttività, i frutti di buona pezzatura, apireni, con polpa di colore arancio intenso, succosi e ombelico prominente, che conservano per molto tempo sulla pianta le caratteristiche organolettiche ottimali.

La Navelina ISA 315, ottenuta da colture in vitro di ovuli non sviluppati, diffusasi prima della Navelina VCR, presenta pezzatura media inferiore rispetto alla precedente, ma più omogenea, anche se la fruttificazione incostante ne ha limitato la diffusione. Risultati interessanti si sono avuti con la New hall, pianta vigorosa e di buon sviluppo, con frutti di buona pezzatura e qualità, di forma leggermente oblata rispetto al Navelina, di cui anticipa di qualche giorno la maturazione. Dopo una prima fase di notevole diffusione sta segnando il passo per il fenomeno dell’alternanza di produzione a cui è soggetta.
La varietà capostipite di questo gruppo è la Washington navel, da cui sono derivate, per mutazione spontanea, la maggior parte delle cultivar, diffuse nei diversi areali agrumicoli mondiali. In Italia, il gruppo conosciuto anche come Brasiliano, è presente con vari cloni nei diversi areali agrumicoli italiani. Presenta albero di grandi dimensioni, vigoroso, con frutti di pezzatura elevata, di forma semisferica, con buccia di colore arancio chiaro, con ombelico abbastanza pronunciato; frutto soggetto ad asciugare con tendenza alla cascola pre-raccolta.

Sempre nella stessa epoca di maturazione si distingue Fisher navel, che presenta costanza produttiva, frutti di buona pezzatura poco soggetti a cascola, con raccolta che si protrae fino a febbraio.

Nell’epoca tardiva risulta interessante la cultivar Navelate clone 105, ottenuta da coltura in vitro di ovuli non sviluppati, da piante coltivate presso l’Azienda Pantanello a Metaponto (Mt). È una varietà medio-tardiva con raccolta che si protrae fino ad aprile, con albero di grandi dimensioni, vigoroso, con presenza di spine, foglie di colore verde poco intenso, frutto di pezzatura inferiore rispetto alle arance Navelina, forma ovale e colore arancio dorato, buccia fine, ombelico poco prominente, senza semi, polpa succosa e di qualità, di produttività media. Raggiunge la maturità interna prima rispetto all’esterna, per cui si può raccogliere da febbraio; è preferibile impiantarla in zone dove è minimo il rischio di gelate tardive.
Nella fase tardiva si raccoglie la Lanelate, mutazione riscontrata in Australia da una pianta di W. Navel, caratterizzata da albero vigoroso, frutti con navel poco visibile, di sapore dolce, che si conserva bene sull’albero fino a maggio; buona e costante la produttività, interessante per prolungare il periodo di raccolta del navel.
Nel periodo tardivo si raccoglie Powell Summer Navel, caratterizzata da una discreta produttività e buona pezzatura dei frutti.

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Particolare della produzione di Chislett interessante per l’epoca di maturazione tardiva.

Le nuove varietà a livello mondiale

Per le arance ombelicate diverse sono le novità selezionate e in corso di valutazione. Dall’Australia provengono tutte le varietà di seguito descritte. Nel periodo precoce si segnala l’M7, mutazione di Navelina 7.5 selezionata nel 2004, protetta da brevetto, si raccoglie circa 2 settimane prima del Navelina, con ottima tenuta in pianta fino a febbraio. Nel periodo di maturazione tardivo si annoverano diverse varietà come Chislett Summer Navel, Rhode Summer Navel e Barnfield Late. La cv Chislett, mutazione spontanea di W. Navel selezionata nel 1988, presenta pianta con portamento espanso e buona vigoria; il frutto è simile a quello di W. Navel, leggermente più arrotondato, si raccoglie da gennaio a maggio. La Rhode Summer Navel, originatasi da mutazione spontanea di un Navel e rinvenuta nel 1982, è caratterizzata da un albero vigoroso, con portamento espanso e frutto simile a quello di W. Navel, di colore arancio con buona succosità; si raccoglie da gennaio a maggio; è coperta da protezione brevettuale. In ultimo Barnfield Late, derivata da mutazione spontanea di W. Navel nel 1980. La pianta è molto produttiva e vigorosa, con portamento espanso; il frutto simile a quello di W. Navel di colore arancio si raccoglie da gennaio a maggio. Dal Sudafrica provengono invece Cambria e Carninka. La prima presenta dei frutti di forma rotonda, con polpa di colore arancio e contenuto in succo molto alto; non manifesta creasing con raccolta che si protrae fino a maggio. La Carninka è stata selezionata da una mutazione di Palmer navel del 2005, interessante per la notevole tardività di raccolta, con buona pezzatura e qualità, elevata produttività, non alternante.

Al gruppo delle arance a polpa bionda non ombelicate appartengono la maggior parte delle varietà di arancio conosciute a livello mondiale.

La destinazione principale è la trasformazione industriale per la produzione di succhi concentrati. Alcuni ecotipi locali sono idonei per la produzione di succhi bevibili freschi.
Tra le nuove selezioni in corso di valutazione si ricorda la Valencia Delta, riconosciuta sui principali mercati europei come “Delta Seedless”, selezione migliorata di Valencia Late individuata a Pretoria (Sud Africa). Ha un vigore simile ad altri cloni di Valencia, ma con accrescimento più eretto. Molto produttiva all’interno della chioma, è meno suscettibile ai danni da freddo e vento. Il frutto di questa varietà ha una pezzatura leggermente superiore rispetto a Valencia; non è sensibile al creasing, ha una buccia molto fine, di aspetto attraente e in assenza di impollinazione non produce semi. I frutti sono di eccellente qualità con portinnesti come il Citrange Carrizo, il Mandarino Cleopatra e il Citrumelo Swingle, così come evidenziato in Spagna. Si raccoglie 2-3 settimane prima del Valencia.

A cura di: Carmelo Mennone, AASD Pantanello Alsia Regione Basilicata
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