Identificare la genetica più tollerante attraverso la coltivazione di agrumi infetti: questo il fulcro di un progetto di ricerca americano sull’inverdimento degli agrumi.
Il lavoro di ricerca prevede l’analisi di agrumi infetti da HLB, l’inverdimento degli agrumi, al fine di identificare le basi genetiche della tolleranza a diverse malattie.
A renderlo noto, la testata Freshfruitportal che ha descritto il lavoro condotto in sinergia dai ricercatori del National Institute of Food and Agriculture e dell’Università della Florida.
Scopo dei ricercatori è contrastare le principali malattie che colpiscono gli agrumi e in particolare l’inverdimento degli agrumi, anche noto come HLB. Oltre ad aver paralizzato l’industria degli agrumi della Florida, infatti, l’HLB è già stato rilevato in California, dove si coltiva l’80% degli agrumi freschi americani.
“Il National Institute of Food and Agriculture – si legge nell’articolo – sta supportando gli scienziati dell’UC Riverside (l’Università della Florida) e del servizio di ricerca agricola del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti nella loro ricerca di piante con tolleranza naturale all’HLB”.
“Se trovi una malattia che colpisce le tue colture – ha spiegato il genetista della Uc Riverside, Danielle Seymour – un buon primo passo è cercare piante in grado di crescere e produrre nonostante l’infezione. Quindi puoi iniziare a identificare le basi genetiche della tolleranza alle malattie e assicurarti che la prossima generazione di piante includa questi geni”.
La particolarità del progetto risiede nella coltivazione di un elevato numero di piante testate in un ambiente endemico della malattia.
Il lavoro di ricerca, infatti, prevede l’analisi di una serie di 350 ibridi di agrumi sviluppati e coltivati dai collaboratori del progetto in Florida.
Si tratta di agrumi infetti da HLB, ma capaci di vivere più a lungo e di produrre più frutti dei loro parenti infetti. Considerando l’ambiente in cui sono state coltivate queste piante, “possiamo essere certi che questi portainnesti miglioreranno la salute e la resa degli alberi nelle aree colpite da HLB – ha affermato Seymour – inoltre, vista l’ampiezza dei dati a disposizione, abbiamo l’opportunità di identificare piante con livelli di tolleranza che superano le attuali varietà commerciali”.
Secondo quanto riportato, oltre a identificare la genetica più tollerante, obiettivo dei ricercatori è verificare anche la presenza di piante che hanno resistenza ad altri agenti patogeni che si trovano già in California.
Attraverso la ricerca di una soluzione non solo alla minaccia dell’HLB, ma anche ai problemi legati ad altri patogeni, la speranza degli scienziati è quella di garantire agrumi sani e di qualità, limitando così le importazioni e abbattendo i costi tanto per i produttori, quanto per i consumatori locali.
Ilaria De Marinis
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