Tra le novità previste nella nuova Pac 2023-2027, non mancheranno dei nuovi strumenti di gestione del rischio, come il Fondo Mutualistico Obbligatorio.
Gli strumenti di gestione del rischio avranno un grande ruolo nella Pac 2023-2027, con finalità più ampie e maggiori dotazioni finanziarie.
L’Italia ha deciso di integrare gli strumenti di gestione del rischio già presenti (assicurazioni agevolate, fondi mutualità danni, fondi mutualità reddito) istituendo il Fondo di Mutualità Nazionale (MeteoCat) finanziato con il 3% dalla quota nazionale destinata ai pagamenti diretti e cofinanziata da risorse provenienti dallo sviluppo rurale.
Il fondo mutualistico nazionale prevede l’attivazione per tutte le aziende agricole beneficiarie di pagamenti diretti di una copertura mutualistica di base contro gli eventi catastrofali meteoclimatici, con l’obiettivo di attivare una prima rete di sicurezza e resilienza a favore di tutta la platea degli agricoltori italiani.
Tra gli eventi meteorici avversi che saranno oggetto di copertura mutualistica del Fondo rientrano le gelate, le brinate, la siccità e le alluvioni.
E per la misurazione dei danni da essi causati si fa riferimento agli indicatori previsti per le polizze assicurative tradizionali.
Nello specifico, per il rischio “Gelo e Brina” si fornirà un indicatore che metterà in correlazione la temperatura minima (inferiore a 0 gradi centigradi), l’intensità dello scostamento dalla soglia di riferimento (0 gradi centigradi) e la durata del periodo osservato.
Per il rischio “Alluvione”, verrà creato un elenco di comuni ad elevata esposizione verso questa tipologia di rischio e l’elenco che sarà oggetto di continuo monitoraggio e aggiornamento. Nella descrizione del territorio comunale si terrà conto degli elementi idraulici e idrici che lo caratterizzano incrociato con rilevazioni satellitari.
Il rischio “Siccità” verrà monitorato sottraendo invece dalle precipitazioni l’evopotraspirazione in mm.
Per gli eventi siccità e alluvione, il fondo di mutualizzazione nazionale copre esclusivamente perdite di produzione, che superino la soglia minima del 20% della produzione media annua dell’agricoltore o della sua produzione media triennale calcolata sui cinque anni precedenti, escludendo l’anno con la produzione più bassa e quello con la produzione più elevata. Per le gelate la soglia (franchigia) sarà fissata al 30%.
Il Fondo copre fino al 50% (lordo della franchigia) delle perdite subite per uva da vino e frutticole e fino al 60% per le altre produzioni vegetali. Per la determinazione dell’indennizzo, ci si affiderà a perizie in campo e si creeranno degli indicatori per area/prodotto che deriveranno dagli esiti delle perizie.
Fonte: Il Punto Coldiretti
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