Ammodernamento frantoi: varato decreto da 100 milioni

L'obiettivo è rafforzare la competitività del sistema alimentare, ammodernando le strutture di trasformazione dell'olio extravergine di oliva

da uvadatavoladmin
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100 milioni di euro di contributi a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’ammodernamento dei frantoi oleari.

Con decreto direttoriale del 31 marzo 2022 il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha adottato il bando quadro nazionale per la definizione dei bandi finalizzati all’ammodernamento dei frantoi oleari, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Attualmente, infatti, l’Italia conta ancora circa 4mila frantoi sparsi sul territorio (in particolare nelle regioni del Mezzogiorno). A differenza di realtà come quella spagnola, dove nonostante il numero di impianti di trasformazione sia la metà, si produce comunque un numero di tonnellate di olio d’oliva triplo rispetto all’Italia.

La dotazione finanziaria complessiva del bando-quadro del Mipaaf ammonta a 100 milioni di euro e sarà ripartita tra le Regioni e Province autonome con successivo provvedimento da adottare.

A poterne beneficiare le aziende agricole e le imprese agroindustriali titolari di frantoi oleari che effettuano estrazione di olio extravergine di oliva, iscritte al SIAN, per sostituire o ammodernare i frantoi più obsoleti con l’introduzione di impianti di molitura a estrazione a “2 o 3 fasi” di ultima generazione.

Secondo quanto previsto dal progetto approvato, i beneficiari devono garantire, in ogni fase del ciclo di vita del progetto, la corretta realizzazione degli interventi, l’assenza di doppio finanziamento e il mantenimento in efficienza e in esercizio degli interventi per i 5 anni successivi alla data di erogazione dell’ultima agevolazione senza possibilità di alienare i beni oggetto del contributo nel periodo vincolato.

Obiettivo della misura è rafforzare la competitività del sistema alimentare, ammodernare le strutture di trasformazione dell’olio extravergine di oliva, settore strategico per l’industria agroalimentare italiana, migliorare la qualità del prodotto e la sostenibilità del processo produttivo attraverso la transizione energetica, ridurre i sottoprodotti e favorirne il riutilizzo a fini energetici.

Nello specifico, si prevede di favorire l’ammodernamento dei frantoi esistenti attraverso l’introduzione di macchinari e tecnologie che migliorino le prestazioni ambientali dell’attività di estrazione dell’olio extravergine di oliva, nel rispetto del principio europeo di “non arrecare un danno significativo all’ambiente”.

Ma insieme a un minore impatto ambientale, il rinnovo degli impianti tecnologici porterà, inoltre, al miglioramento della qualità della produzione olearia e a un generale incremento della sostenibilità dell’intera filiera.

Chiaramente la ristrutturazione del comparto olivicolo non può e non deve prescindere da un ammodernamento di tutte le fasi della filiera, ma la scelta di investire anche sull’aspetto della trasformazione rappresenta un primo importante passo, specialmente in un settore dove il rinnovamento non è più rimandabile.

Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com

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