Il Huanglongbing (HLB), noto anche come Citrus greening, è una malattia batterica mortale per gli alberi di agrumi che provoca danni considerevoli alle colture.
Già presente in quasi tutte le regioni produttrici, l’HLB sta ora minacciando il bacino Mediterraneo con l’arrivo della psillide, il suo insetto vettore.
Visto l’impatto sulla produzione e il conseguente aumento dei prezzi, il Centro di cooperazione internazionale per la ricerca agronomica per lo sviluppo-CIRAD sta sviluppando delle strategie integrate di gestione degli agrofarmaci, nell’ambito di diversi progetti, tra cui Tropicsafe, finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione europea, che si è appena concluso.
Originario del Sud-est asiatico, nel corso degli anni 2000, l’HLB si è diffuso rapidamente nei Caraibi e in Sud America. Essendo la principale area di produzione di piccoli agrumi, arance e limoni, anche il bacino del Mediterraneo teme questo batterio. Infatti, sebbene la malattia non sia stata ancora rilevata in questi areali, la psillide – l’insetto vettore dell’HLB – è già presente.
Guadalupa in prima linea nelle soluzioni varietali
Stimata a circa 6.000 tonnellate nel 2005, la produzione di agrumi del Dipartimento francese della Guadalupa è diminuita del 60% in pochi anni, dopo che sull’isola è stato rilevato l’HLB. La rapida diffusione della malattia, la sua natura aggressiva e la mancanza di mezzi per combatterla hanno costretto diversi produttori ad abbandonare il settore agrumicolo a favore di altre specie frutticole. Di conseguenza, le importazioni di agrumi in Guadalupa tra il 2010 e il 2020 si sono sestuplicate.
Dal 2012, nell’ambito del progetto Tropicsafe, sono state effettuate sull’isola più di 400 analisi, che hanno rivelato che il 60% degli alberi è stato infettato dall’HLB.
Secondo Raphaël Morillon, fisiologo molecolare responsabile del progetto di CIRAD, non è sufficiente contenere la malattia. “Oggi l’unico metodo veramente efficace per impedire il ritorno della psillide consiste nel rimuovere gli alberi malati, sostituirli con piante sane certificate e trattarle con agrofarmaci. Questo metodo è stato utilizzato in Brasile, ma ha un elevato impatto ecologica e non è sostenibile. In Guadalupa, CIRAD ha quindi pensato ad altre soluzioni, combinando nuove varietà più tolleranti alla malattia con nuovi sistemi colturali agroecologici”.
Varietà reimpiantate in agricoltura sostenibile o biologica
Insieme ai suoi partner e nell’ambito di diversi progetti, CIRAD ha considerato portainnesti e nuove varietà di lime, mandarini, pomelo e arance nei campi in Guadalupa, al fine di valutarne la tolleranza alla malattia. “Con queste varietà, stiamo testando diversi tipi di soluzioni tecniche – spiega Raphaël Morillon – una di agricoltura sostenibile, senza agrofarmaci e più economica in termini di input, e l’altra di agricoltura biologica. I nostri risultati mostrano che la combinazione di questo materiale vegetale innovativo con adeguate pratiche di coltivazione, aiuta a mantenere in vita gli alberi e a produrre frutti per un periodo di almeno sette anni“.
Circa il 10% delle superfici inizialmente utilizzate per la coltivazione degli agrumi in Guadalupa viene ora reimpiantato con materiale vegetale sano certificato. Sono in corso test su larga scala con diversi agricoltori. “Ma resta ancora molto lavoro da fare per supportare gli agricoltori nella coltivazione di queste varietà, soprattutto per quanto riguarda l’irrigazione e la fertilizzazione, per raggiungere un livello soddisfacente di produzione”.
Verso nuove varietà resistenti grazie al finger lime?
Il prossimo passo è sviluppare delle varietà resistenti. Una delle speranze degli scienziati è riposta nell’uso di alcune specie di agrumi dell’Oceania, come il finger lime, che è molto resistente alla malattia. “Stiamo cercando di creare varietà e portainnesti completamente resistenti all’HLB, ibridando questi alberi di agrumi resistenti con portainnesti o cultivar tradizionali come arancia, mandarino, limone e pompelmo. Per identificare quei geni resistenti sui parentali di queste future varietà, esploriamo la grande diversità genetica degli agrumi”, spiega Patrick Ollitrault, genetista responsabile del progetto Horizon 2020 Pre-HLB del CIRAD.
Nel lungo periodo, il sistema di prevenzione dell’HLB mira a sviluppare questo tipo di soluzioni varietali per gestire la malattia, limitando i rischi di introduzione e diffusione della stessa negli agrumeti europei. Accanto a questo, continuano a intensificarsi i controlli.
Fonte: Cirad
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