Dopo la Calabria, è la volta della Puglia: martedì, un violento nubifragio si è abbattuto sulle campagne del foggiano. Colpiti in particolare frutteti e vigneti, ma anche oliveti, piantine di pomodoro e asparagi.
Terreni agricoli allagati, vigneti e frutteti sferzati dalla grandine, campi e strade rurali resi impraticabili. Questo il bilancio provvisorio tracciato da Cia Agricoltori Italiani Capitanata, dopo il nubifragio che martedì pomeriggio ha investito improvvisamente le campagne del foggiano.
A essere maggiormente colpiti, i terreni dell’agro di Cerignola, San Severo, Torremaggiore, Lucera e Casalnuovo Monterotaro, dove chicchi di grandine grandi quanto noci si sono abbattuti su vigneti, frutteti, oliveti, piantine di pomodoro e asparagi, provocando danni ingenti alle colture.
“Purtroppo, già nell’immediatezza di quanto accaduto, le nostre aziende agricole associate hanno rilevato dei danni”, ha spiegato Angelo Miano, presidente di CIA Agricoltori Italiani Capitanata. “In questi giorni avremo modo di verificarne più approfonditamente l’entità. Invitiamo gli imprenditori agricoli a segnalare i danni rivolgendosi alle nostre sedi, in modo da poterci attivare anche presso le istituzioni”.
“Per quanto riguarda i vigneti – fa sapere ancora Cia – le zone di Cerignola, San Severo, Torremaggiore e Lucera sono particolarmente ricche. Maggio rappresenta un mese decisivo per la crescita e il primo sviluppo evidente di quelli che poi diventeranno gli acini. La grandine ha un’immediata capacità di fare danni. Si è abbattuta con forza sui vigneti. Temiamo che, nelle aree in cui più violenta è stata la precipitazione dei chicchi di ghiaccio, una parte rilevante dei raccolti possa risultare compromessa”.
Analoga la situazione tracciata per gli uliveti, anch’essi concentrati nei territori più colpiti dall’improvvisa ondata di maltempo verificatasi nel pomeriggio di martedì 17 maggio.
“Se fosse soltanto piovuto – ha dichiarato Miano – quell’acqua avrebbe potuto essere un toccasana. Grandine, vento e bombe d’acqua, invece, hanno danneggiato i rami, in parte strappandoli dalla pianta e facendoli cadere a terra”.
E preoccupa anche il prossimo futuro produttivo dei pomodori. Responsabili e tecnici di CIA Agricoltori Italiani Capitanata, insieme alle aziende agricole associate, stanno procedendo con la verifica dell’impatto che il maltempo ha provocato sulle piantine di pomodoro immesse da pochi giorni sui terreni. “Si tratta di un’altra tipologia di coltura per la quale maggio e giugno rappresentano fasi delicatissime – ha spiegato il presidente di Cia – da cui dipenderà tra qualche mese la quantità e la qualità dei raccolti”.
Nel frattempo, prosegue l’azione di monitoraggio di CIA Capitanata per verificare l’entità dei danni causati dal nubifragio anche su tutte le altre colture. “Con gli sbalzi termici e le pozze d’acqua che sono andate a formarsi – ha concluso Miano – temiamo anche lo sviluppo di fitopatologie capaci di aggredire le piante. Vedremo e verificheremo scrupolosamente”.
Ilaria De Marinis
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