In Puglia la campagna delle ciliegie 2022 è appena iniziata, con la raccolta delle primizie Bigarreau e Giorgia. Secondo Coldiretti, la stagione appena iniziata si caratterizza per i volumi ridotti, con una diminuzione del 55% di frutti sugli alberi rispetto allo scorso anno.
Ne abbiamo parlato con Orazio Pastore, titolare dell’omonima azienda agricola sita in agro di Sammichele di Bari (Ba). Nata sei anni fa, l’azienda si estende per un totale di circa 15 ettari, divisi tra vigneti a spalliera di primitivo, tendoni di uva da tavola, oliveti e ciliegeti, tutti condotti in regime biologico.
Come si preannuncia la campagna delle ciliegie 2022?
La settimana scorsa abbiamo iniziato le operazioni di raccolta della Bigarreau, ma a breve passeremo alla Ferrovia. In termini di volumi, stiamo registrando quantitativi inferiori rispetto all’anno scorso, soprattutto per quanto riguarda le primizie. Un calo che – almeno per la zona in cui si trova la mia azienda – è dipeso dalle gelate tardive del mese di marzo che hanno compromesso i primi fiori delle Bigarreau. Dal punto di vista della qualità, invece, se per la Ferrovia si preannunciano frutti eccellenti, per la Bigarreau abbiamo riscontrato problemi legati al fenomeno del gemellaggio. Questo si manifesta a seguito di periodi prolungati di caldo eccessivo nell’anno precedente e comporta una minore croccantezza del frutto. Fortunatamente, però, non ci sono stati casi di cracking, quindi le ciliegie si presentano sane e uniformi.
Oltre al fattore “clima”, state riscontrando altre difficoltà?
Sicuramente la campagna 2022 è segnata anche da altre problematiche. Prima fra tutte, quella legata ai rincari che hanno investito tutto il comparto. Dai concimi al gasolio: tutto è aumentato. Di contro, però, i prezzi spuntati non sono soddisfacenti, né tali da recuperare le spese sostenute. E questo, nonostante i volumi di quest’anno siano ben più ridotti e di conseguenza – almeno in teoria – più remunerativi.
Personalmente, per la vendita dei miei prodotti punto molto sull’e-commerce e su consegne specifiche a gruppi d’acquisto, quindi vendite dirette senza mediazioni. Sicuramente così facendo riesco a ricavare qualche margine in più di guadagno, anche se, d’altro canto, c’è da investire maggiormente sul versante della comunicazione.
Ci sono progetti in cantiere per l’azienda agricola Pastore?
Per quanto riguarda le ciliegie, un paio di anni fa ho deciso di aumentare la produzione, piantando delle varietà ultra precoci che maturano già intorno al 10-15 maggio. Questo mi permetterebbe di ampliare ulteriormente la finestra di mercato della mia azienda. Di contro, c’è sempre il rischio di eventuali gelate che – in caso di varietà come queste – provocherebbero danni ben più gravi.
D’altra parte, credo che sia oggi fondamentale diversificare la produzione. Specialmente qui in Puglia, e in particolare nella mia zona, dove continuiamo ad affidarci a varietà obsolete e conoscenze ancora legate al passato, impedendo a un settore cardine per la nostra regione come quello cerasicolo di esprimere al meglio tutto il suo potenziale e raggiungere livelli sempre più alti.
Ilaria De Marinis
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