Nematodi cisticoli della patata: come intervenire?

I nematodi cisticoli della patata sono G. rostochiensis e G. pallida e provocano danni economici, per cui è fondamentale lo sviluppo di varietà resistenti.

da Silvia Seripierri

Tra gli organismi da quarantena della patata ci sono Globodera rostochiensis e Globodera pallida, anche noti come nematodi cisticoli della patata. Per limitare il più possibile la diffusione di questi patogeni, in grado di provocare ingenti danni sulle produzioni di patate, i ricercatori si impegnano nello studio e sviluppo di varietà resistenti.

A riguardo, sono stati mostrati presso il James Hutton Institute i risultati di una sperimentazione condotta da un gruppo di ricercatori scozzesi di diversi centri di ricerca, tra cui Scotlands Rural College (SRUC), Science & Advice for Scottish Agriculture (SASA) e The James Hutton Institute, guidati dal Plant Health Centre.

Come affermato dal dott. Philip Burgess, responsabile di scottishpotatoes.org (nato dalla partnership tra JHI e SRUC), sebbene si sia già a conoscenza di varietà di patate che non consentono la moltiplicazione dei nematodi cisticoli della patata, è importante continuare con le attività di ricerca.

Il tutto al fine di perfezionare la resistenza ai nematodi, perché le varietà più o meno resistenti, e fino ad oggi utilizzate, sono comunque soggette a significative perdite di resa. Nonostante la resistenza, infatti, gli apparati radicali sono comunque suscettibili a infestazioni da parte dei nematodi.

Quali danni causano i nematodi cisticoli della patata?

L’incidenza dei danni causati da G. rostochiensis e G. pallida è strettamente correlata a tipo di terreno, condizioni climatiche e percentuale di infestazione. Con l’attività di assorbimento dei nutrienti dalle radici delle piante, i nematodi alterano la funzionalità radicale. Tra i primi sintomi si riscontra il germogliamento rallentato, seguito da un blocco della crescita delle piante, le cui foglie man mano si ingialliscono. Spesso le radici appassiscono e ramificano molto, mentre i tuberi rimangono più piccoli rispetto a quelli di una pianta sana. Il risultato di tutti questi danni è una grave perdita sia in termini di qualità del prodotto, che di volumi. Perdita che, soprattutto in condizioni di rotazioni colturali strette, rende la coltivazione di patate non più conveniente.

Come intervenire?

La presenza dei nematodi cisticoli è strettamente associata, come accennato, a strette rotazioni colturali, per cui pause tra i cicli di coltivazione della patata o di altre colture come melanzana e pomodoro sono fondamentali per ridurre il rischio e l’intensità di danno. Nel caso specifico delle patate, queste dovrebbero essere coltivate sulla stessa superficie per un massimo di quattro o cinque anni consecutivi.

I mezzi di controllo chimici a disposizione sono piuttosto limitati e le restrizioni sull’uso dei prodotti fitosanitari lasciano sempre meno mezzi a disposizione degli agricoltori.

nematodi

Misura preventiva e fondamentale è il mantenimento delle condizioni di sanità, affiancato poi dall’uso di materiale d’impianto certificato e di varietà resistenti.

Circa le condizioni di sanità, è importante sottolineare che le cisti dei nematodi G. rostochiensis e G. pallida possono essere facilmente diffuse dal vento, dall’acqua e dai macchinari di lavorazione. A riguardo è fondamentale preoccuparsi delle condizioni di sanità del terreno e dei macchinari che devono essere accuratamente lavati. Nonostante ciò, il maggior pericolo di diffusione resta quello riconducibile all’uso di materiale di impianto infetto.

“Ciò di cui abbiamo bisogno – ha sottolineato il dott. Burgess – sono varietà di patate con resistenza e alti livelli di tolleranza al parassita. Questo è ciò che abbiamo scoperto nella prova sul campo”.

Durante la sperimentazione, infatti, si è visto che alcune varietà non solo arrestano la moltiplicazione dei nematodi, ma crescono bene anche con un’elevata pressione di parassiti. In altri termini, dati assai incoraggianti e promettenti. Specie se si considera che quello dei nematodi cisticoli della patata è un problema serio, soprattutto in un momento in cui i coltivatori devono affrontare diverse pressioni per realizzare produzioni sostenibili.

 

Silvia Seripierri

 

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