Estratto di liquirizia: impiego su pomodoro

A fronte dell'esigenza di perseguire un'agricoltura sostenibile, un team di ricercatori ha studiato l'azione dell’estratto di foglie di liquirizia su pomodoro.

da Silvia Seripierri

A fronte della sempre maggiore riduzione dei prodotti fitosanitari utilizzabili in agricoltura e della necessità di perseguire un’agricoltura sostenibile, è bene studiare e comprendere i meccanismi d’azione di quelle sostanze naturali che possono offrire alle piante un certo grado di resistenza ai patogeni. Esempio di sostanza naturale i cui effetti sono stati verificati in patologia vegetale è l’estratto delle foglie di liquirizia (Glycyrrhiza glabra).

Un team di ricercatori tedeschi e inglesi ha testato l’uso di questo estratto di foglie di liquirizia su piante di pomodoro per il controllo di Clavibacter michiganensis, Xanthomonas campestris e Phytophtora infestans.

L’estratto di foglie di liquirizia ha mostrato la sua capacità di agire come fungicida e battericida, così come si è dimostrato in grado di influenzare il sistema immunitario della pianta. Per ciascun patogeno è stato condotto un esperimento, che è stato realizzato secondo un protocollo specifico. In primis è stato ricavato l’estratto delle foglie di G. glabra, le cui foglie una volta essiccate e macinate sono state trattate con etanolo al 96% per un massimo di 10 ore. In seguito a un’altra serie di operazioni, l’estratto di queste foglie è stato spruzzato sulle piante 24 ore prima dell’inoculazione del patogeno.

Stando ai risultati ottenuti con gli esperimenti condotti sia in vitro che in vivo, è emerso che l’estratto è molto efficace quando a diretto contatto con i batteri, ponendosi così come battericida alternativo. Questo rappresenta un importante punto a favore per le applicazioni di estratto di foglie di liquirizia su pomodoro, perché la coltura in questione è sempre più coltivata in serra dove le malattie batteriche sono di difficile gestione.

liquirizia

Cosa permette alla liquirizia di esplicare la sua funzione battericida e fungicida?

La liquirizia è una pianta medicinale della famiglia delle Fabaceae, nota per la produzione da parte delle piante di sostanze fitochimiche potenzialmente antimicrobiche. Le foglie di liquirizia, infatti, contengono composti fenolici appartenenti a flavonoidi e stilbenoidi, i quali partecipano alla protezione delle piante contro fattori di stress biotico e abiotico. A ciò si aggiunge che molto probabilmente diversi sono i meccanismi d’azione dei composti nell’estratto, per cui è possibile pensare anche a una sinergia tra loro.

A riguardo, così come è fondamentale l’utilizzo di prodotti fitosanitari multisito o l’alternanza di sostanze con diverso meccanismo d’azione, è fondamentale l’utilizzo di estratti vegetali multicomposti perché la loro azione rende difficile per un patogeno lo sviluppo di resistenze.

L’estratto di foglie di liquirizia ha quindi un elevato potenziale soprattutto in regime di agricoltura biologica, la cui prossima sfida sarà quella di dover ridurre l’impiego dei prodotti a base di rame, che è oggi molto utilizzato per le produzioni biologiche.

 

Silvia Seripierri

© fruitjournal.com

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