Pomodori e orticole, ma anche mais e grano: queste le colture colpite sabato scorso dal violento nubifragio che ha interessato diversi comuni del Casertano.
Una nuova importante ondata di maltempo sta interessando l’Italia. Da venerdì sono diverse le regioni alle prese con allerte meteo e precipitazioni. Secondo Coldiretti, da Nord a Sud, in questi giorni, si sono abbattute ben 15 bombe d’acqua e violente grandinate, compromettendo città e campagne con allagamenti, frane e danni ingenti.
Tra le regioni colpite, la Campania e, in particolare, la zona del casertano, dove sabato scorso si è abbattuto un nubifragio.
Secondo le prime stime, a essere coinvolti sarebbero circa 800 ettari di coltivazione dislocati tra i comuni di Marcianise, Gricignano, Orta di Atella e Succivo, con danni che ammonterebbero a diversi milioni di euro. Un dato allarmante che, anche a seguito dell’alluvione che ha investito l’Emilia Romagna, riaccende ora il dibattito sulla gestione del rischio in agricoltura.
“Ancora una volta eventi climatici eccezionali hanno duramente colpito alcune aree della provincia di Caserta. Danni e devastazioni che ho potuto constatare personalmente” – queste le prime parole di Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, nel corso del sopralluogo nelle aree colpite dal nubifragio.
“Ho incontrato e mi sono confrontato con decine di agricoltori e ho immediatamente attivato una task force che si riunirà lunedì per avviare tutte le procedure necessarie per l’accertamento e la stima precisa del danno”.
“Ci siamo attivati immediatamente – ha spiegato Caputo – consapevoli che le attuali procedure di quantificazione del danno, a mio avviso, andrebbero profondamente cambiate: non è più plausibile rilevare i danni esclusivamente con le verifiche sul campo, ma vanno utilizzate procedure e strumenti che la tecnologia digitale e di georeferenziazione ci consentono. Purtroppo le lungaggini burocratiche e amministrative, e la lunga procedura prevista dai regolamenti europei, non ci hanno ancora consentito di realizzare l’Organismo pagatore regionale, senza il quale non è possibile avere la gestione diretta dei fascicoli aziendali e dare risposte immediate agli agricoltori, assicurando la vicinanza che la fatica agricola merita dalle istituzioni”.
“Bisogna cambiare radicalmente l’approccio dell’Ue per l’immediato futuro e del nostro Governo, che deve prendere atto del fallimento della misura nazionale che ha utilizzato le risorse delle regioni del Centro-Sud Italia per tenere in vita un sistema assicurativo costruito e centrato per poche province e poche colture. La gestione del rischio – ha quindi concluso l’assessore – è materia ormai troppo importante e urgente per procedere con l’inerzia del passato”.
Intanto, alla luce delle terribili inondazioni dei giorni scorsi e di quanto accaduto in Emilia Romagna, aumenta la preoccupazione. Anche nei campi, dove il rischio di perdere le produzione tiene ora in apprensione migliaia di produttori.
Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com