Lavoro nei campi: ecco la maglietta anticaldo

Grazie a dispositivi e sensori per la misurazione di parametri cardiorespiratori, questa maglietta potrebbe salvare la vita ai lavoratori impegnati nei campi

da uvadatavoladmin
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In un’Italia spaccata in due dagli eventi metereologici, anche il lavoro nei campi si complica. E se al Nord il maltempo ha portato nubifragi e grandine, al Sud si toccano picchi di caldo record.

Per far fronte alle temperature anomale, in questi giorni – specialmente nei vigneti a uva da tavola di Puglia e Sicilia – per tutelare i lavoratori del settore agricolo si è preferito anticipare le attività di raccolta alle 5 del mattino per concluderle al massimo entro le ore 11. Accanto a questo, però, si sperimenta una nuova misura contro il caldo.

Nello specifico, si tratta di una particolare maglietta che potrebbe salvare la vita agli operai impegnati nel lavoro nei campi e sottoposti alle alte temperature in giornate di eccessivo caldo.

L’idea è frutto dell’attività di ricerca attualmente in corso nell’azienda Op Agritalia, organizzazione di produttori di uva da tavola con sede a Barletta, portata avanti dalla sezione di Medicina del Lavoro “Vigliani” del dipartimento interdisciplinare di medicina dell’Università di Bari. Il progetto di ricerca incentrato su «progettazione e validazione di strumenti innovativi per lo studio degli effetti sulla salute dell’esposizione occupazionale a stress termico», si fonda su prove sperimentali su cinque lavoratori dell’azienda di età e mansioni differenti. L’obiettivo è trovare strumenti innovativi capaci di valutare gli effetti sulla salute di chi, per motivi di lavoro, è sottoposto a stress termici.

“Abbiamo sposato questo progetto perché qualsiasi attenzione alla salute dei dipendenti e alla qualità del lavoro non può che essere positiva per migliorare le condizioni del lavoro stesso” – spiega Michele Laporta, presidente di Op Agritalia.

caldo lavoro nei campi

Come si legge in una nota diffusa dall’Op, alcuni dipendenti dell’azienda nella mattina di ieri hanno indossato magliette speciali con dispositivi e sensori per la misurazione di parametri cardiorespiratori che saranno analizzati dagli studenti coordinati dalla professoressa Angela Stufano sotto la responsabilità scientifica del professor Pietro Lovreglio.

“Le magliette tecniche sono state indossate da cinque dipendenti con varie mansioni ed età differenti. Con una misurazione scientifica come quella che stiamo realizzando con l’Università di Bari è probabile che emergano dati che ci impongono riflessioni differenti, per il bene dei lavoratori e delle lavoratrici. Risultati alla mano potremo valutare eventuali azioni da intraprendere per salvaguardare la salute di chi lavora in campagna, in condizioni di caldo come quelle che stiamo affrontando”.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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