Lasciata alle spalle l’estate 2023, con l’arrivo di settembre si torna alla routine. Ad allietarla, però, ecco il quarto numero di Fruit Journal. Un numero che, come richiamato dalla copertina, dedica il suo focus alle brassicacee, colture alla cui produzione in Italia nel 2022 sono stati destinati circa 36 mila ettari.
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Prima di entrare nel cuore dell’argomento, però, spazio è dedicato alla nuova PAC, la Politica Agricola Comune che – entrata in vigore l’1 gennaio 2023 – terrà banco in Europa fino al 2027. Ad approfondirne norme e obiettivi la professoressa Annalisa De Boni dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, che – tra vincoli e aspetti legislativi – illustra anche le principali novità che investiranno le attività degli agricoltori italiani e la distribuzione dei fondi.
Seguono due contributi dedicati all’olivo: il primo, a cura dell’agronomo Andrea Pezzolla, volto ad approfondire una delle grandi sfide dell’agricoltura di oggi – produrre di più e meglio con il minor impiego possibile di risorse (specialmente idriche) anche nelle aree di coltivazione dell’olivo; il secondo, realizzato dal dott. Donato Boscia – Dirigente Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) – CNR, incentrato sulla Xylella. A dieci anni dalla prima segnalazione del batterio in Puglia, l’esperto ne illustra impatto e conseguenze sull’olivicoltura da reddito che – nonostante l’apparente attenuazione dell’impatto dell’epidemia sul comparto – risulta ancora lontana dal recuperare la competitività economica persa in questi anni.
Arriviamo così al focus di questo quarto numero: le brassicacee o crucifere, colture oggi diffuse in tutto il mondo e sempre più importanti per l’economia agricola del Belpaese.
Ne parliamo osservandole attraverso due lenti di ingrandimento: da un lato, quella del dottore di ricerca in Agrobiologia e Agrochimica Raffaele Carrieri; dall’altro, quella del consulente agrario Antonio Florio. Nel primo caso, l’accento è posto sulle principali avversità che interessano queste colture. Dal marciume bianco all’ernia del cavolo, passando per mal bianco, marciume nero e marciume molle: l’esperto ne tratteggia caretteristiche e sintomi, in una disamina volta a individuare gli aspetti cardine per una corretta gestione agronomica, utile a prevenirle.
Nel secondo, invece, l’attenzione si sposta sul fronte mercato delle brassicacee che, trainato dai volumi delle esportazioni, vede l’Italia al terzo posto in Europa e al sesto nel mondo. A dare una spinta significativa le regioni meridionali, dove vocazione del territorio, calendari di produzione e commercializzazione molto estesi e alta propensione all’innovazione consentono di investire nel comparto delle brassicacee, offrendo interessanti prospettive.
Chiuso il focus, si inserisce un articolo realizzato a più mani dedicato al progetto ValOrto. Un progetto nato in Sicilia e che, partendo dalle popolazioni locali di zucca da inverno, patata dolce e konjac, punta a sviluppare sistemi innovativi per produzioni orticole di qualità ad elevato valore nutraceutico.
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Restando in termini di progettualità si colloca poi un lavoro a cura di Leonardo Costanza, Simone Pietro Garofalo e Alessandro Gaetano Vivaldi dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Riprendendo i principi dell’agricoltura di precisione e analizzando tutti quei fattori che contribuiscono a garantire la sostenibilità economica delle produzioni, gli esperti offrono così una panoramica sulla tecnologia al servizio della progettazione di un frutteto, che – mediante sensori, software e droni – permette una gestione agronomica sempre più responsabile ed efficiente.
In ultimo, con il contributo offerto da SIMONIT&SIRCH – VINE MASTER PRUNERS i riflettori si spostano sulla vite da vino e, in particolare, sulle operazioni di potatura attraverso un’analisi che, partendo dalle operazioni chiave per raggiungere un corretto equilibrio vegeto-produttivo, evidenzia vantaggi e strategie utili a ottenere produzioni di qualità.
Tanti temi, dunque, e molteplici spunti di riflessione. Non resta che mettersi comodi e riprendere con lo spirito giusto, quello firmato Fruit Journal.
Buona lettura
Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com