Valide alternative ai prodotti di sintesi, ecosostenibili e dai grandi benefici per le piante, gli agenti di biocontrollo rappresentano uno dei nodi cruciali dell’agricoltura di domani. Per questo a loro dedichiamo quest’ultimo numero del 2023 di Fruit Journal che, in linea con la Biocontrol Conference in programma per i prossimi 15 e 16 novembre a Bari, ospita i contributi e i lavori di accademici, ricercatori e addetti al settore al fine di allargare le conoscenze e ampliare l’informazione sulla tematica, spesso ancora oscura.
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Si inizia dunque con una panoramica a cura di Flavio Lupato di Koppert relativa al quadro normativo dei mezzi di biocontrollo che, tra novità e conferme, spesso si tramuta in vero e proprio ostacolo per il settore. A causa di alcune delle leggi che ne regolamentano l’utilizzo, infatti, il settore del biocontrollo oggi non può operare al meglio in Europa, con gravi conseguenze per l’intero mondo agricolo.
Non solo leggi. Talvolta a impedire la piena affermazione in campo delle soluzioni provenienti dal mondo del biocontrollo contribuiscono anche la scarsa informazione e il ridotto supporto specialistico. Due fattori che – come raccontato da Massimo Benuzzi, Direttore Tecnico Biogard Div. CBC (Europe) Srl nell’articolo successivo – se non adeguatamente tenuti in considerazione, possono minare la sicurezza e la sostenibilità di operatori e consumatori.
Nonostante un regolamento ancora critico e scarsa informazione, però, un dato è certo: l’impiego esteso di tecniche di lotta biologica nelle strategie di difesa nei prossimi anni sarà sempre più frequente. A confermarlo è Massimo Bariselli del Settore fitosanitario Regione Emilia-Romagna che pone l’accento sull’uso di macrorganismi in agricoltura. Un utilizzo che, per quanto ancora limitato in termini applicativi, nel prossimo futuro potrà contare su prospettive incoraggianti.
Analogamente, si inserisce poi la disamina a cura delle ricercatrici dell’Università dell’Aquila Rihab Djebaili, Beatrice Farda e Marika Pellegrini, relativa all’impiego di attinobatteri per il biocontrollo dei fitopatogeni microbici che, comunemente noti come attinomiceti, sono capaci di promuovere uno stato di salute e benessere della pianta.
Dall’Università dell’Aquila si passa quindi a quella di Pisa con il lavoro a cura della professoressa Manuela Giovannetti dedicato ai funghi micorrizici nel biocontrollo delle piante infestanti. Strumento funzionale alla riduzione dell’uso di erbicidi negli agroecosistemi sostenibili, i funghi simbionti micorrizici inducono alterazioni nelle comunità vegetali, promuovendo la crescita e l’assorbimento di nutrienti delle piante ospiti e riducendo la crescita delle non-ospiti.
Insomma, un importante alleato in più dalle grandi potenzialità e dagli innumerevoli benefici.
Proprio come i funghi del genere Trichoderma, di cui offre un ricco approfondimento il professore Vincenzo Michele Sellitto dell’Università di Timisoara.
Ampiamente diffusi, questi agenti di biocontrollo possono apportare molteplici benefici alle colture, promuovendone la crescita o migliorando la loro resistenza ai fattori di stress. Ma non sono i soli e, come i Trichoderma, anche altri funghi possono favorire una difesa naturale e sostenibile, nel rispetto di quanto richiesto dalla comunità europeo.
Accanto a queste soluzioni naturali, però, una nuova frontiera sembra aprirsi anche grazie al contributo di discipline che, dapprima impiegate strettamente in ambito medico, stanno ora prendendo sempre più piede anche in agricoltura. Si tratta della genetica e dell’epigenetica, due saperi di cui ci parla Paolo Ranalli della Fondazione Istituto Scienze della Salute di Bologna e che – se ben sfruttati – possono apportare benefici significativi anche in campo specialmente nello sviluppo di piante sempre più resilienti.
Chiude questo Speciale Biocontrollo, il contributo firmato dal professor Enrico Biondi dell’Università di Bologna dedicato alle prospettive offerte dalla lotta biologica nella gestione della difesa dalle malattie batteriche. Favoriti dai risultati incoraggianti della ricerca, i mezzi di lotta biologica lasciano infatti ipotizzare margini di crescita promettenti per un’agricoltura non solo sostenibile, ma anche più aderente alle nuove esigenze del mercato.
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Esigenze che, congiuntamente al bisogno di informazione e approfondimento, confermano così l’importanza non solo di eventi come la Biocontrol Conference, ma anche di un numero tutto dedicato alla scoperta di questi nuovi, preziosi alleati dell’agricoltura di domani.
Buona lettura
Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com