Alluvione in Toscana: danni e primi aiuti

Campi e vivai allagati, fondi invasi dall’acqua e dal fango, macchinari danneggiati: in Toscana inizia la conta dei danni

da uvadatavoladmin
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Campi e vivai allagati, fondi invasi dall’acqua e dal fango, macchinari danneggiati: questo lo scenario lasciato dall’alluvione in Toscana a seguito della tempesta Ciaran che da giovedì sera, 2 novembre 2023, ha interessato la regione, colpendo anche l’agricoltura.

È un’economia in ginocchio quella della regione Toscana dopo l’alluvione che nei giorni scorsi ha sconvolto l’area centro-settentrionale della regione. A essere coinvolto è l’intero sistema produttivo toscano: dal comparto industriale all’agricoltura passando per l’artigianato, con danni già stimabili, per ora, in diverse decine di milioni di euro. E danni amplificati dalle difficoltà di gestione della fase successiva all’alluvione, con fango e detriti da rimuovere e servizi essenziali – acqua potabile, energia elettrica, reti di comunicazione – assenti o limitati. In prospettiva, poi, preoccupa anche la possibile inattività di alcuni impianti danneggiati, per il difficile reperimento dei ricambi, e il conseguente fermo di produzione che potrebbe toccare anche aziende della filiera rimaste indenni dagli effetti diretti dell’alluvione.

Alluvione in Toscana: i danni all’agricoltura

La tempesta non ha risparmiato l’agricoltura. Secondo Coldiretti la situazione appare drammatica con “allagamenti di serre e campi già seminati con colture autunnali, coperture strappate dal vento, alberi caduti, raccolti di olive andati perduti, aziende isolate causa smottamenti tra Montemurlo e Montale e magazzini con migliaia di quintali di grano sommersi dall’acqua”.
Nella zona della Docg Carmignano, sulle colline di Prato, l’esondazione del Furba ha danneggiato cantine e portato via filari di vigneti. Disastroso anche il bilancio che arriva dai vivai del pistoiese, la capitale del vivaismo mondiale, dove in alcune zone l’acqua ha sommerso campi e serre fino anche a un metro e mezzo di altezza.
A rincuorare – per quanto possibile – la tempestività con cui la Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale. Il Governo ha inoltre nominato il governatore Eugenio Giani commissario straordinario e messo a disposizione le prime risorse per reagire alla calamità. Intanto, sono decine i trattori degli agricoltori impegnati per liberare le strade dai detriti e svuotare le strade dall’acqua. Da parte loro, tutte le associazioni di categoria invitano a documentare e segnalare i danni, in modo da poter avere più dati possibili per il riconoscimento dello stato di calamità e lo stanziamento dei fondi per gli indennizzi.

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“Siamo in stato di allerta – ha infatti dichiarato Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana. “I nostri uffici zona si stanno mettendo in contatto con le aziende per fornire l’assistenza necessaria”.

Intanto, ieri, a margine di un incontro tenutosi a Prato con istituzioni e aziende danneggiate, il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani ha voluto portare la vicinanza e la solidarietà del governo alla Toscana. “Siamo qui per dare un messaggio di solidarietà da parte del governo alla gente di Toscana colpita da questa tremenda alluvione” con “azioni concrete” – ha spiegato. Come annunciato, il Ministero ha infatti stanziato 100 milioni a fondo perduto per le aziende che esportano e hanno il 3% di export nel fatturato. “Previsti altri 200 milioni di prestiti agevolati in aggiunta e sarà decisa la moratoria per le rate dei prestiti Sace”, inoltre l’Ice “agevolerà la presenza delle aziende colpite alle fiere internazionali”.
“Andiamo avanti – ha aggiunto – abbiamo già una macchina rodata, c’è una mail alla quale rivolgersi, presenteremo tutte le opportunità con tutte le spiegazioni necessarie agli imprenditori e agli amministratori locali di queste aree colpite”.

 

Ilaria De Marinis
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