La filiera del nocciolo abbraccia diverse regioni d’Italia di cui le prime sono, in ordine di importanza, Piemonte, Lazio e Campania.
Il corilicoltore italiano, per incrementare il reddito, ha necessita di stabilizzare la produzione riducendo l’alternanza della coltura e migliorare la qualità e le caratteristiche commerciali delle nocciole.
Dopo la raccolta delle nocciole, si ricorre, in una gestione convenzionale, a trattamenti fungicidi rameici con azione cicatrizzante e disinfettante e con concentrazioni di rame e dosaggi per unità di superficie nel più delle volte elevati che hanno ripercussioni non sempre positivi sullo sviluppo vegetativo della pianta; tali trattamenti tendono a indurire la pianta ma non hanno alcun effetto nutritivo su di essa.
La nutrizione delle strutture permanenti e produttive della pianta è al contrario, subito dopo la raccolta, una fase fondamentale per completare l’accumulo delle sostanze di riserva e favorire la maturazione del legno per la fioritura dell’anno dopo.
Mugavero ha previsto per la coltura del nocciolo l’applicazione in post-raccolta del Gran Riserva, un biostimolante fogliare a “residuo zero” studiato per ridurre l’alternanza di produzione capace di compensare il deficit energetico della pianta che ha prodotto: la finestra di applicazione è piuttosto ampia, dall’inizio della caduta delle foglie (II decade di ottobre) a quando gli organi femminili diventano recettivi (IV decade di gennaio).
I ligninsolfonati presenti nel Gran Riserva conferiscono al prodotto spiccate proprietà tensioattive e sequestranti nei riguardi dei microelementi presenti (Zn e Mn) responsabili, su pianta trattata, di una migliore resistenza al freddo e difesa da agenti patogeni (funghi e batteri) inibendone lo sviluppo.
La pianta di nocciolo trattata con Gran Riserva presenta al germogliamento un’apprezzabile “regolarizzazione” degli organi vegeto-produttivi per presenza di internodi raccorciati soprattutto sui germogli mediani e distali.
Gran Riserva favorendo la differenziazione a fiore delle gemme, consente di conseguire un maggior carico di nocciole dunque una maggiore produzione.
In miscela al Gran Riserva è suggerito l’impiego di Tocuzin, induttore di resistenza da applicare in potatura invernale ed anche nel corso del ciclo produttivo. Tocuzin, contenente Rame (Cu) e Zinco (Zn) con una bassa reazione pH, può essere applicato per via fogliare e per fertirrigazione e, grazie al basso peso molecolare del complesso organico, viene assimilato dai tessuti vegetali nel giro di qualche ora; ciò consente di programmare gli interventi fogliari con serenità in presenza di tempo poco stabile. Tocuzin oltre a possedere un’azione nutritiva, fungicida e battericida sui tessuti vegetali, possiede anche un’azione stimolante e rinvigorente sulla vegetazione.
Comunicato a cura di Mugavero
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