Torna la paura per Xylella in Puglia. A generarla, il ritrovamento di sei mandorli infetti da un nuovo ceppo del batterio, noto come Xylella Fastidiosa Fastidiosa.
Il ceppo di quest’altra sottospecie di Xylella fastidiosa è stato scoperto in agro di Triggiano (Ba), da ispettori dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, su sei mandorli distribuiti in un raggio di circa 500 metri. La prima diagnosi in campo del ceppo, denominato “St1”, è stata confermata dalle analisi di laboratorio.
Si tratta del primo rilevamento di Xylella Fastidiosa Fastidiosa in Italia, batterio già noto come pericoloso patogeno del mandorlo e della vite (sulla quale causa la cosiddetta malattia di Pierce).
Proprio su questo punto è scattato l’allarme: questo nuovo organismo, infatti, a differenza di Xylella fastidiosa subspecie Pauca, colpisce soprattutto mandorli, viti e ciliegi, tutte colture centrali nell’economia agricola pugliese.
Come chiarito ai nostri microfoni dalla dottoressa Maria Saponari, prima ricercatrice presso l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, “nell’ambito del programma di monitoraggio degli insetti vettori, affidato dall’Osservatorio Fitosanitario Regionale all’Istituto Agronomico Mediterraneo, alla periferia di Triggiano (BA) sono stati intercettati esemplari di sputacchina positivi alle analisi per Xylella”. “La diagnosi del batterio negli insetti è stata una “spia” che ha immediatamente indotto a monitorare le piante presenti nelle vicinanze e portato alla scoperta di sei mandorli infetti circondati da oltre 300 ulivi sani. La successiva caratterizzazione, fatta presso i laboratori del CNR (IPSP), ha portato a escludere la sottospecie Pauca, causa del disseccamento rapido degli olivi, e a classificare l’isolato batterico presente sia negli insetti che nelle piante di mandorlo, all’interno della sottospecie Fastidiosa, tristemente nota per causare la malattia di Pierce nei vigneti californiani. Sono quindi state avviate le indagini per capire la reale estensione del focolaio e l’impatto sulle colture dell’area, con la speranza che si tratti di una situazione epidemiologica meno devastante rispetto a quella delle infezioni su olivo che la Puglia sta fronteggiando da alcuni anni”.
In particolare, il Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia ha disposto un’ordinanza di abbattimento dei sei mandorli infetti. Intanto, proseguiranno le attività di monitoraggio con nuove analisi sulle piante presenti nell’arco di 800 metri dalla zona in cui sono stati individuati i sei mandorli infetti, area nelle cui vicinanze ci sono numerosi vigneti a uva da tavola, al fine di scongiurare un eventuale rischio di contagi.
Decisivi, come ricordato anche dall’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, i controlli effettuati dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia sugli insetti vettori di Xylella fastidiosa.
“La scoperta di questo nuovo batterio deriva dal monitoraggio esteso, puntuale e attento portato avanti dalla struttura del Dipartimento Agricoltura” – ha infatti sottolineato l’assessore. “In questo momento è necessaria una comunione d’intenti e di attività a sostegno della sicurezza fitosanitaria del territorio. Ora bisogna spegnere il focolaio in maniera tempestiva, eradicando il batterio. Non bisogna creare allarmismi, ma è necessario mantenere alta la guardia, come già fatto nel caso di Canosa quattro anni fa”.
Analogamente, il dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia Salvatore Infantino: “Il lavoro capillare e puntuale di monitoraggio degli insetti vettori legato a Xylella fastidiosa sub specie Pauca è stato svolto in 190 siti di cui 136 in area indenne in collaborazione con l’Istituto agronomico mediterraneo di Valenzano. Il ritrovamento di questo nuovo ceppo non è casuale: è avvenuto in seguito al rinvenimento di 13 vettori positivi in quattro siti ubicati nell’area rurale di Triggiano e al successivo campionamento capillare delle piante suscettibili a Xylella fastidiosa. In particolare sono state campionate 432 piante suscettibili di cui 6 piante di mandorli sono risultate positive a Xylella fastidiosa subspecie fastidiosa”.
“In questo momento è fondamentale attuare tutte le pratiche per debellare l’infezione”, il commento del direttore del Dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone. “Gli organismi accreditati, che procedono all’analisi del campionamento attivato dall’Osservatorio Fitosanitario e gli organismi di studio, lavoreranno per determinare dal punto di vista scientifico l’origine del batterio, la sua virulenza e la sua eventuale capacità di adattarsi sul territorio pugliese”.
Niente allarmismi, dunque, ma un costante appello a non abbassare la guardia e procedere con la massima cautela.
Ilaria De Marinis
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