Olio d’oliva: un report sullo stock italiano

Calano i volumi rispetto al 2023, ma si conferma alta la qualità: a renderlo noto il report Icqrf relativo alla campagna olearia 2023-2024

da Redazione FruitJournal.com
olio d'oliva 4

Calano i volumi rispetto al 2023, ma si conferma alta la qualità dell’olio d’oliva in Italia. A renderlo noto, al termine dell’ultima campagna olearia, l’ultimo report sulla giacenza dell’olio d’oliva in Italia realizzato dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf).

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è emerso che la giacenza totale di olio d’oliva presente in Italia segna una riduzione del 15,4%, con una quantità pari a 265.170 tonnellate.

Questo dato comprende tutte le categorie merceologiche a cui può essere destinato l’olio prodotto dalle olive.

Più nello specifico, l’olio extravergine di oliva rappresenta il 74,8% (di cui il 72,3% di origine italiana e il 20,4% di origine UE). L’estremo opposto è invece rappresentato per l’1,3% dalle giacenze di olio vergine di oliva. Nel mezzo rientrano tutte le altre differenti categorie merceologiche, tra cui, in ordine di importanza quantitativa: l’olio di sansa, l’olio lampante, l’olio raffinato e quello in attesa di classificazione.

olio d'oliva

distribuzione percentuale della giacenza per categoria di olio d’oliva

Distribuzione regionale dell’olio d’oliva

La differenziazione della quantità totale di olio stoccato in Italia (265.170 tonnellate) non si ferma alla specifica delle diverse categorie merceologiche a cui lo stesso olio è destinato, ma viene ulteriormente suddivisa attraverso una classificazione riguardante la distribuzione a livello regionale. All’interno della Penisola, le 4 regioni che possiedono la maggior parte di olio d’oliva sono Puglia, Toscana, Umbria e Calabria che nell’insieme detengono il 76,1% dell’intera giacenza nazionale. Più nel dettaglio, nel Belpaese, è il Sud a possedere la quantità maggiore di prodotto con una percentuale pari al 55,8% della giacenza totale. 

olio d'oliva 3

distribuzione della giacenza olio per Regione

La distribuzione all’interno delle province, invece, mostra una significativa concentrazione degli stock di olio d’oliva: solo nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuti in tutta Italia (70,5%). In testa alla classifica, si segnalano quella di Bari con un contributo del 23% e la provincia di Perugia con il 10,2%.

Le Indicazioni Geografiche italiane e il biologico

L’Italia è una nazione in cui si segnala un gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (circa 50) e la quantità di olio IG in giacenza è in aumento rispetto allo scorso anno del 2,3%, con un quantitativo di 19.862 tonnellate. Tra le indicazioni maggiormente rappresentative si annoverano le DOP Terra di Bari e Val di Mazara e le IGP Sicilia e Toscano che nell’insieme rappresentano il 75,9%.

Nel complesso, sul totale dell’olio in giacenza nel Paese, l’olio DOP/IGP è pari al 7,5% e costituisce il 10% dell’olio extra-vergine di oliva stoccato.

Anche sul fronte del biologico, si notano miglioramenti rispetto alla scorsa campagna olearia. La giacenza totale di olio derivante da agricoltura biologica è infatti pari a 41.775 tonnellate, con un aumento del 7,6, trainata soprattutto da Puglia, Toscana, Sicilia e Calabria.

In definitiva, seppur sia stata registrata una diminuzione del 15,4% rispetto allo scorso anno, la qualità di olio extra-vergine di oliva in Italia è aumentata dell’11% rispetto al 2023. Il che conferma una tendenza interessante tutta italiana che assicura volumi produttivi importanti, puntando tuttavia a standard qualitativi sempre più elevati.

 

Donato Liberto
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