Al 4° Simposio internazionale sul controllo biologico delle batteriosi, ricercatori dell’Università di Bologna (DISTAL, Bologna), di Tuscia (DAFNE, Viterbo) e dell’Università di O’Higgins (Rancagua, Chile) hanno congiuntamente presentato un poster (vedi allegato) che riassume le loro ricerche pluriennali eseguite con il nostro Bacillus amyloliquefaciens ceppo D747 (Amylo-X) contro Pseudomonas syringae pv. actinidiae (=Psa) su Actinidia.
Sono state eseguite le seguenti prove
- Prove in laboratorio per verificare la capacità delle cellule vegetative del ceppo D747 a confronto con quelle del ceppo QST713 (sostanza attiva di Serenade Max) di inibire la crescita di Psa in vitro.
- Prove in serra per verificare l’efficacia dei prodotti formulati Amylo-X (dosaggio: 200 g/hL) e Serenade Max (dosaggio: 300 g/hL) nel ridurre la gravità dei sintomi di Psa (n. maculature per foglia) su piante di kiwi giallo (A. deliciosa) e di kiwi verde (A. deliciosa) a confronto con un antibiotico (streptomicina=STR) e un testimone trattato con solo acqua distillata (=SDW).
- Prove in serra per verificare la capacità del ceppo D747 applicato al terreno ad indurre resistenza contro Psa, inoculato su piante di kiwi.
- Prove in pieno campo. Le prove sono state effettuate su due anni (2017 e 2018) in un impianto di kiwi verde con considerevole attacco di Psa (30% di piante colpite), mettendo a confronto Amylo-X (2 applicazioni a 1,5 kg/ha, la prima a bottoni fiorali rigonfi e la seconda in piena fioritura) con un testimone non trattato.
Sia il ceppo QST713 sia il ceppo D747 erano in grado di inibire la crescita di tutti e tre i ceppi di Psa in vitro (prove di laboratorio); ciò dimostra la capacità di entrambi i ceppi di produrre lipopeptidi attivi contro il patogeno. Nelle prove di laboratorio il ceppo QST713 sembrava essere più efficace del ceppo D747. Tuttavia, nelle prove in serra, a parità di concentrazione di CFU/mL, Amylo-X era più efficace di Serenade Max nel ridurre direttamente la gravità dei sintomi di Psa sia su kiwi verde che su kiwi giallo.
Da sottolineare inoltre che solo Amylo-X ha sempre mostrato valori di efficacia statisticamente comparabili a quelli della streptomicina.
Le prove in laboratorio e quelle effettuate in serra non si possono paragonare, perché eseguite con sospensioni diverse (di cellule vegetative le prime, di prodotti formulati e quindi di spore le seconde), su substrati diversi (agar per le prime e piante per le seconde) e in condizioni diverse. Potrebbe essere che su pianta il ceppo D747 sia più veloce a germinare, ad avviare la fase vegetativa di crescita, più efficace a colonizzare le foglie, più veloce a raggiungere la fase esponenziale di crescita (con conseguente produzione di lipopeptidi), e non si può neanche escludere un possibile effetto “formulazione”. Le possibili cause delle differenze riscontrate possono essere molteplici e non ci è possibile fornire una spiegazione, ma rimane la certezza che in presenza dell’ospite (la pianta) e del patogeno, il nostro Amylo-X risulta altamente efficace. L’elevata efficacia contro Psa su kiwi è stata confermata anche nelle prove in pieno campo eseguite dal DAFNE nel biennio 2017-2018. Infine, gli studi preliminari eseguiti con applicazioni di cellule vegetative del ceppo D747 al terreno su piante in vaso sembrano indicare che il ceppo D747 sia anche in grado di indurre le risposte di resistenza della pianta all’attacco da parte del patogeno a livello sistemico.
In conclusione, queste esperienze sono un’ulteriore conferma del fatto che il modo di azione multiplo e complesso fanno di Amylo-X uno strumento valido ed efficace per la lotta alla batteriosi dell’Actinidia.
Comunicato a cura di: Biogard
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