Agricoltura: contro le malattie arrivano droni e algoritmi

Dopo tre anni di sperimentazione, il progetto "Agreed" permetterà di prevenire infezioni attuando subito strategie

da uvadatavoladmin
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Prevenire le fitopatologie nel settore dell’agricoltura grazie all’aiuto dei droni, satelliti, radar e sensori di campo. Questo il risultato del progetto Agreed (agriculture, green and digital) presentato lo scorso 19 aprile a Valenzano, nel Barese, nella sede del Ciheam (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes) del Politecnico di Bari, arrivato dopo tre anni di sperimentazione in Puglia.

Il progetto è nato per realizzare un sistema integrato IoT (Internet of Things) innovativo in grado di sorvegliare, tracciare, prevedere e gestire le malattie causate da funghi, virus, batteri o altri organismi che colpiscono le produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale, in particolare di olivi, viti, agrumi e pomodori. Un passo senza precedenti per l’agricoltura.

Il progetto, gli obiettivi e la piattaforma

Il progetto è finanziato dal Miur, il Ministero dell’Università e della Ricerca, attraverso il programma Pon “Ricerca e innovazione” 2014-2020 e dal fondo di sviluppo e coesione (FSC). Agreed, il nuovo sistema europeo d’avanguardia, è realizzato dall’azienda cyber Corvallis (gruppo Tinexta), tra i leader nel campo delle forniture di servizi IT nel settore finanziario italiano. A questo si aggiungono le collaborazioni, in particolare con la sede italiana del CIHEAM, Hort@, Cini, l’Università degli Studi di Enna “Kore”, CMCC (Centro europeo mediterraneo sui cambiamenti climatici) e Infobiotech

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Tre gli obiettivi specifici

  1. l’individuazione e la prevenzione di focolai di infezione:
  2. la disponibilità in tempo reale di informazioni affidabili sulla presenza e sulla diffusione dell’infezione;
  3. l’attuazione di possibili misure di contenimento/controllo, anche attraverso interventi fitosanitari precisi e ecocompatibili.

Durante l’evento è stata lanciata la piattaforma multisorgente che raccoglierà tutti i dati provenienti da droni, satelliti, radar e sensori di campo per prevenire le minacce che minacciano le produzioni ortofrutticole evitando crisi produttive e i conseguenti danni economici alla filiera agricole e agli operatori del settore. Lo sviluppo della piattaforma, stando agli obiettivi fissati, avrà dei ritorni occupazionali; infatti per lo sfruttamento della stessa saranno necessarie competenze sempre più all’avanguardia e quindi professionalità per gestire il flusso dei dati.

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Un momento dell’incontro di presentazione di Agreed al CIHEAM

Una mano tecnologica per l’agricoltura

Nei prossimi anni, l’agricoltura avrà bisogno anche di una mano tecnologica. Ne è convinto Andrea Monti, direttore generale di Tinexta Cyber: “La tecnologia è la più valida alleata delle imprese del settore agroalimentare che devono sempre più tutelarsi a fronte dell’insorgenza di nuove patologie fitosanitarie, prima che siano epidemie non più governabili”. Secondo Andrea Monti il futuro è l’agritech, un modalità con cui l’agricoltura potrà elevarsi al pari degli altri settori. 

Ha parlato del progetto anche Anna Maria D’Onghia, amministratore scientifico principale del CIHEAM. “Lo scopo di Agreed – ha dichiarato durante l’evento di presentazione – è quello di rilevare precocemente le fitopatologie, non solo quelle di quarantena, perché si parla anche di Xylella fastidiosa, ma anche quelle che colpiscono le colture, ovvero vite, pomodoro, olivo e agrumi che comunque impattano sulla qualità

«Per molte malattie la lotta non è sempre possibile o risolutiva e in alcuni casi prevede interventi fitosanitari consistenti e impattanti – ha aggiunto Stefania Gualano, responsabile scientifica del progetto al CIHEAM – Nel caso di patogeni di quarantena è obbligatorio monitorare il territorio ed eliminare immediatamente le piante infette”.

Xylella: continua la lotta al batterio

In particolare, il team dei ricercatori del Ciheam Bari ha sviluppato un algoritmo per l’analisi delle immagini satellitari del programma europeo Copernicus, che consente di tracciare i “mutamenti” causati da Xylella fastidiosa negli ulivi. Un sensore diagnostico innovativo installato su un drone servirà per l’identificazione precoce di Xylella fastidiosa, nella speranza di prevenire l’avanzamento del batterio.

 

Silvio Detoma
© fruitjournal.com

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