Sono numerosi fattori che influenzano la resa delle olive, per semplicità noi di Agricola Internazionale (AI) li abbiamo schematizzati nel triangolo della resa. Nutrizione, stress biotici e abiotici formano i lati del triangolo.

La formula AI prevede di intervenire sui fattori sopracitati con l’obiettivo di:

Stimolare l’allegagione
Stimolare la risposta metabolica della pianta
Ridurre gli effetti dello stress ossidativo
Monitorare e contrastare la presenza della mosca dell’olivo

Stimolare l’allegagione con Kelpak

Nutrizione e condizioni ambientali sono i primi fattori a esercitare il successo dell’allegagione sull’olivo. Il Kelpak è un biostimolante CE a base di Ecklonia maxima, impiegato per aumentare la fertilizzazione dei fiori e quindi l’allegagione delle olive. Le molecole bioattive presenti nel Kelpak, ovvero i polifenoli, i brassinosteroidi e i florotannini stimolano la germinazione dei granuli pollinici e l’allungamento del tubetto. In questo modo si riducono i tempi di fertilizzazione dell’ovario in quanto il polline ha maggiori probabilità di trovare un ovario con elevata fertilità e di conseguenza aumentare il numero di frutti allegati. La strategia Kelpak per migliorare l’allegagione consiste in due interventi alla concentrazione dello 0.5% (500 ml/hl d’acqua) in piena fioritura e allegagione.

In alternativa, effettuare un solo trattamento in piena fioritura alla concentrazione dell’1% (1 L/hl d’acqua).

Stimolare la risposta metabolica della pianta e ridurre gli effetti degli stress abiotici grazie a CROP+

CROP+ è un potente antiossidante naturale che stimola la sintesi degli enzimi responsabili della degradazione e bilanciamento delle specie chimiche reattive all’ossigeno in eccesso che si formano in presenza di stress abiotici come le alte temperature.

CROP+ viene impiegato alla dose di 500 ml/ha al momento della ripresa vegetativa dell’olivo per stimolare il metabolismo della pianta.

Contro gli stress da alte temperature, trattare a partire dal mese di giugno alla dose di 1 – 1.5 L/ha ripetendo l’applicazione del CROP+ a distanza di 15 – 20 giorni. Le piante trattate evidenziano una maggiore attività fotosintetica anche in presenza di alte temperature.

Monitorare la mosca con Olivefly

Il monitoraggio della mosca dell’olivo è uno strumento indispensabile per pianificare i trattamenti e tenere sotto controllo la popolazione della mosca, anche per le aziende che operano in convenzionale. Olivefly è una trappola innescata con feromoni studiati per efficientare il monitoraggio della mosca dell’olivo sul campo. Suggeriamo di installare almeno due trappole per ettaro ad una distanza di minima di 30 metri tra le due e di mantenere la medesima distanza dal bordo dell’oliveto.

Meno frutti danneggiati dalla mosca con BIG-White e Tegofert

Il caolino BIG – White in combinazione con il superspreader a base di zinco Tegofert, crea un velo bianco sulla pagina fogliare e sulle drupe. Grazie alle caratteristiche del Tegofert, il caolino BIG – White si distribuisce in modo omogeneo sulle superfici bersaglio evitando una distribuzione di tipo puntiforme del prodotto. La presenza di una patina omogena di caolino sulla drupa viene interpretata dalla mosca, attraverso i recettori tattili presenti sull’apparato ovopositore, come un sito non idoneo alla deposizione. Il primo trattamento con BIG – White viene effettuato partire da fine giugno – inizio luglio, alla dose di 5 kg/hl d’acqua in abbinamento con Tegofert alla dose di 250 ml/ha. Effettuare i trattamenti con BIG – White una volta al mese alla dose di 3 kg/hl sempre in abbinamento con Tegofert alla dose sopra riportata.