Bonus agrivoltaico: pubblicate le modalità per richiederlo

Si potrà fare domanda fino al 2 settembre per impianti di natura sperimentale fino a 1 kW e una produzione energetica stimata di 1.300 GWh/anno

da Redazione FruitJournal.com
bonus agrivoltaico

Indice

Pronto il bonus agrivoltaico, a seguito della pubblicazione delle regole operative legate al Decreto del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, emanato lo scorso febbraio. Sul portale agrivoltaico del Gestore dei servizi energetici (Gse) sarà possibile presentare domanda (esclusivamente in maniera telematica) fino al 2 settembre, alle ore 12, per richiederli. 

L’obiettivo del bonus agrivoltaico è quello di coniugare la produzione energetica con le coltivazioni, senza prevedere nessun consumo di suolo.

Con gli incentivi sarà possibile realizzare almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti entro il 2026 in tutto il territorio nazionale. Una misura che è stata resa possibile grazie ai fondi europei del Piano Nazionale di Riprese e Resilienza (PNRR), in quanto la misura “Sviluppo agrivoltaico” fa parte della missione 2, rinominata Rivoluzione verde e transizione energetica, del piano di sostegno europeo. Saranno messi a disposizione un miliardo e 100mila euro per l’erogazione di contributi in conto capitale, pari al 40% delle spese sostenute, per la realizzazione dei nuovi impianti. Inoltre sarà applicata una tariffa incentivante alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete. 

Bonus agrivoltaico solo per impianti sollevati da terra

Il bonus sarà riconosciuto esclusivamente per impianti agrivoltaici di natura sperimentale e non per altri tipi, come quelli direttamente a terra. Come previsto dal PNRR, infatti, le nuove soluzioni prevedono il montaggio dei moduli elevati da terra, i quali possono prevedere anche una rotazione, in modo comunque da non compromettere l’attività di coltivazione agricola e al tempo stesso l’applicazione degli strumenti di agricoltura digitale e di precisione.

bonus agrivoltaico

(Fonte: Georgofili.info)

Gli impianti in questione dovranno avere una potenza fino a 1 kW e una produzione indicativa di energia pari almeno a 1.300 GWh/anno, coprire una superficie pari almeno al 70% di quella totale e dovranno essere compatibili con l’attività agricola svolta. L’altezza minima dei moduli fotovoltaici dev’essere almeno di 2,1 metri al fine di consentire il passaggio dei macchinari.  

I beneficiari degli incentivi 

Potranno accedere alle agevolazioni varie categorie. In primis gli imprenditori agricoli con almeno un valore di affari superiore ai 7mila euro all’anno, in possesso degli specifici requisiti professionali, tra cui l’iscrizione a un ordine professionale del settore agrario e in ogni caso con competenza in materia agronomica. Gli stessi imprenditori potranno partecipare anche se riuniti in cooperative, società agricole oltre a consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli o tra più società agricole. Infine, è stata estesa la partecipazione anche alle associazioni temporanee di imprese (Ati).

Alcune regole utili

Vista la sinergia tra attività di produzione energetica e attività agricola, stando alle linee ministeriali, deve esistere una correlazione attestata tra le due produzioni. Infatti, al fine di richiedere l’incentivo occorre una relazione esplicita di verità, redatta da un professionista agronomo o da un centro di assistenza agricola, che dimostri proprio il mantenimento dell’attività di coltivazione anche nell’ambito del sistema agrivoltaico.

Gli impianti dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di comunicazione dell’esito della procedura e non oltre il 30 giugno 2026. In caso contrario, la tariffa incentivante sarà decurtata dello 0,5% per ogni mese di ritardo, nel limite massimo di nove mesi. Nel caso in cui vengano superati i nove mesi o il termine massimo si decadrà dal beneficio.

Silvio Detoma
©fruitjournal.com

Articoli Correlati