Xylella, scoperto nuovo focolaio alle porte di Bari

Nove piante, di cui tre mandorli e sei ulivi, all'altezza di Torre a Mare, sono risultate infette dalla sottospecie pauca, la stessa che ha portato al disseccamento degli ulivi in Salento

da Redazione FruitJournal.com
xylella

L’avanzata verso Nord di Xylella fastidiosa non si ferma, arrivando nuovamente a toccare le campagne alle porte di Bari. Nove piante, di cui tre mandorli e sei ulivi, sono state trovate infette nei pressi della complanare Ovest all’altezza di Torre a Mare. Come descritto dal monitoraggio dell’Osservatorio fitosanitario regionale la “sorpresa”, in questo caso, è che la sottospecie del batterio individuato a Sud del capoluogo non è la stessa ritrovata nell’agro di Triggiano qualche mese fa (Xylella fastidiosa subspecie fastidiosa), ma quella già tristemente conosciuta in Salento, X. fastidiosa subspecie pauca

Un piccolo focolaio che ha destato preoccupazione tra le associazioni di categoria, in particolar modo perché la Xylella sta colpendo anche altre produzioni tipiche della Regione, come il mandorlo.

“Esprimiamo forte preoccupazione per la presenza, seppur molto modesta, di Xylella fastidiosa pauca alle porte di Bari – ha dichiarato Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari-Bat – Siamo però fiduciosi del capillare lavoro di campionamento ed osservazione del territorio provinciale”. Il presidente di CIA – Agricoltori italiani, Gennaro Sicolo, ha sottolineato la necessità di combattere una certa forma di “assuefazione” rispetto al batterio. “L’avanzata del batterio e delle sue diverse sottospecie, alcune delle quali capaci di attaccare non solo l’ulivo, e i focolai nel Barese sono un monito: se non si agisce con forza e tempestività la situazione potrebbe esplodere”. 

xylella

L’Osservatorio regionale, nel monitoraggio, ha descritto nel dettaglio la situazione delle altre due zone che stanno interessando il Barese.

Nell’area a est di Triggiano e Capurso, a pochi chilometri dall’ultimo focolaio di cui si è parlato, sono state trovate una decina di mandorli infetti dalla sottospecie multiplex, la stessa che sta interessando l’agro di Santeramo in Colle. Una subspecie che, dalle ultime ricerche, non infetterebbe gli ulivi e nemmeno la vite, ma mandorli e piante ornamentali. Tuttavia, le due zone interessate dalla Xylella nel Barese sono state ampliate, anche se nel caso di Santeramo non si riesce ancora a delineare con precisione l’estensione del focolaio. Dagli ultimi riscontri, su diecimila campioni analizzati, ne sono risultati positivi 230. 

La subspecie fastidiosa, inoltre, stando all’ultimo report dell’Osservatorio regionale, ha infettato 323 piante nell’agro tra Triggiano e Capurso, di cui 200 mandorli e un centinaio di viti, seppur in quest’ultimo caso soltanto ai bordi dei vigneti. L’area in questione è stata ben delimitata. Inoltre, stando agli ultimi monitoraggi, l’avanzata del batterio sembra fermarsi proprio all’altezza delle produzioni di uva da tavola, tra Noicàttaro e Triggiano. Un dato che fa ben sperare. 

Anna Percoco, responsabile della programmazione gestione fitosanitaria del Servizio Fitosanitario regionale, rispetto all’ultimo focolaio, ha comunque smorzato un po’ i toni.

Riguardo ai mandorli, che risultano essere suscettibili a tutte le sottospecie di Xylella,  Percoco ha sottolineato la presenza del tutto nulla negli impianti più giovani e che inoltre la sintomatologia, almeno per quanto riguarda la subspecie pauca, non è la stessa rispetto all’olivo. “La nostra preoccupazione è per gli ulivi e le viti soprattutto – ha concluso la responsabile – due produzioni su cui stiamo ponendo grande attenzione”. In ballo, non a caso, c’è il futuro dell’agricoltura pugliese, già in difficoltà quest’anno per la siccità

Silvio Detoma
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