Frutta a guscio: dal Crea un progetto dedicato

Nasce il progetto VALO.RE IN CA.M.P.O: un ricerca nazionale di durata triennale volta a valorizzare le colture minori di frutta a guscio come castagno, mandorlo, pistacchio e carrubo

da Redazione FruitJournal.com
frutta a guscio

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In un panorama agricolo sempre più orientato verso la sostenibilità e la valorizzazione delle produzioni locali, le colture minori di frutta a guscio come castagno, mandorlo, pistacchio e carrubo rappresentano una risorsa preziosa, profondamente radicata nella tradizione italiana. Tuttavia, nonostante il loro legame con il territorio e il loro potenziale in termini di qualità e sostenibilità, queste colture necessitano di un rinnovamento che ne consenta il ritorno a un ruolo di primo piano sulle tavole dei consumatori. Con questo obiettivo nasce il progetto nazionale VALO.RE IN CA.M.P.O, un’iniziativa triennale finanziata dal Masaf che si propone di affrontare le principali sfide delle filiere di queste colture attraverso lo sviluppo di nuove conoscenze e soluzioni tecniche. Il progetto mira a incrementare la competitività del settore, promuovendo un approccio moderno e sostenibile, in grado di valorizzare le varietà locali e di rispondere alle esigenze del mercato contemporaneo.

Il progetto VALO.RE IN CA.M.P.O, acronimo di “Azioni di VALOrizzazione e REcupero per le filiere ItaliaNe di CAstagno, Mandorlo, Pistacchio e carrubO”, nasce per valorizzare le colture minori di frutta a guscio, spesso trascurate a favore di produzioni più industrializzate.

frutta a guscio

Finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole (Masaf) e coordinato dal Crea di Roma (Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura), il progetto si propone di intervenire sulle criticità che limitano la competitività di queste colture, concentrandosi su aspetti fitosanitari, agronomici e qualitativi. Il settore italiano delle colture minori di frutta a guscio, per esempio, è caratterizzato da un’importante frammentazione territoriale che si riflette in una minore competitività, limitato accesso al mercato e incapacità di una piena valorizzazione delle produzioni, seppure spesso eccellenti. A tal proposito, l’obiettivo finale del progetto è quello di sviluppare una filiera dotata di maggiore aggregazione, sia orizzontale tra i produttori, sia verticale tra produzione primaria e trasformazione post-raccolta, capace di valorizzare le produzioni locali, sul mercato nazionale e non solo.

Il progetto si articola in cinque linee di ricerca: quattro focalizzate sulle colture di frutta a guscio interessate (castagno, mandorlo, pistacchio e carrubo) e una dedicata all’analisi statistico-economica e agli strumenti di policy.

Ogni linea è suddivisa in una serie di Work Packages (WP) che affrontano problemi specifici come il miglioramento genetico, la gestione agronomica, il controllo delle malattie, la meccanizzazione e la sostenibilità della filiera. Un WP aggiuntivo si occupa del coordinamento del progetto, garantendo che tutte le attività siano integrate e orientate verso gli obiettivi comuni.

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Il ruolo delle Università e del Crea

Il progetto beneficia della collaborazione di diverse Università italiane (Firenze, Torino, Catania, Palermo, Bari), che apportano competenze interdisciplinari fondamentali per affrontare le sfide tecniche e scientifiche. Il Crea, come ente coordinatore, guida questo processo di innovazione, lavorando a stretto contatto con ricercatori e operatori del settore per assicurare che le soluzioni proposte siano efficaci e sostenibili. L’obiettivo è quello di creare un modello di filiera integrato e replicabile, che possa servire da riferimento per altre produzioni agroalimentari minori.

Impatti attesi e sostenibilità

L’impatto del progetto VALO.RE IN CA.M.P.O si prevede significativo, con ricadute positive sia sul piano economico che su quello ambientale. L’innovazione introdotta contribuirà a ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità delle produzioni e rafforzare la competitività delle filiere coinvolte. Inoltre, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale permetterà di rispondere alle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici e soddisfare le richieste di un mercato sempre più esigente in termini di qualità e origine dei prodotti. Un ulteriore aspetto di grande rilevanza riguarda i risultati ottenibili dagli studi di vocazionalità, che potrebbero aprire nuovi scenari per queste colture, già caratterizzate già da resilienza e rusticità. Questi studi, infatti, non solo potrebbero aumentare la capacità delle colture di rispondere ai cambiamenti climatici, ma anche favorire la multifunzionalità delle aziende agricole moderne, diversificando le fonti di reddito agricolo e offrendo prodotti 100% Made in Italy.

In conclusione, il progetto VALO.RE IN CA.M.P.O rappresenta un’importante opportunità per rilanciare le colture a guscio minori in Italia, attraverso un approccio che combina tradizione e innovazione. Il successo del progetto non solo contribuirà a rafforzare il settore della frutta a guscio, ma potrebbe anche fungere da modello per altre filiere agricole minori, promuovendo un’agricoltura più sostenibile, resiliente e legata al territorio. Con il supporto di una rete di ricerca solida e una collaborazione efficace tra tutti gli attori coinvolti, queste colture possono tornare a occupare il posto che meritano sulle nostre tavole, con prodotti di alta qualità e un forte valore aggiunto.

Donato Liberto
© fruitjournal.com

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