Appartenente al genere di funghi tassonomicamente più complesso del mondo agricolo, Colletotrichum chrysophilum è un fungo oggi classificato tra i primi dieci patogeni delle piante più pericolosi.
Agente patogeno di Glomerella leaf spot (GLS), una antracnosi che sta colpendo alcuni meleti dell’Alto Adige, il fungo interessa una vasta gamma di colture.
Colletotrichum chrysophilum: chi è e come si identifica
Tra le oltre 340 specie conosciute, di cui circa 30 distribuite in tutto il mondo, Colletotrichum chrysophilum si distingue all’interno del genere di appartenenza per essere particolarmente complesso dal punto di vista tassonomico.
Attualmente sono 14 i complessi di specie principali identificati, tra cui C. gloeosporioides, C. acutatum, C. boninense e C. truncatum, responsabili di gravi danni economici.
A distinguerle, le preferenze ambientali: a differenza di C. acutatum, che predilige climi più temperati, C. gloeosporioides prospera a temperature più elevate, trovando – proprio per questo – una maggiore diffusione in Europa e in Italia.
La continua scoperta di nuove varianti e la grande capacità del C. chrysophilum di adottare diversi stili di vita, rendono però il riconoscimento e il controllo della malattia estremamente difficile. Alcuni funghi di questo genere si comportano infatti come necrotrofi, nutrendosi di tessuti vegetali morti; altri sono emibiotrofi, attaccando l’ospite solo in alcune fasi del loro ciclo vitale. In alcune situazioni possono poi rimanere latenti, con un metabolismo ridotto, oppure vivere come endofiti nascondendosi all’interno dei tessuti vegetali senza causare sintomi evidenti, almeno inizialmente.
Come agisce il fungo
Tradizionalmente, il Colletotrichum è stato descritto come la forma asessuata o imperfetta del fungo, mentre la sua controparte sessuata, Glomerella, è considerata la forma perfetta. Indipendentemente dalla forma, questi funghi si riproducono attraverso spore mucillaginose che si disperdono grazie all’umidità, rendendo l’acqua un alleato chiave della loro diffusione.
Le piante colpite da Colletotrichum, specialmente nella fase perfetta Glomerella, mostrano sintomi già pochi giorni dopo l’infezione, soprattutto in piena estate. Le foglie presentano macchie bruno-rossastre che si espandono rapidamente in grandi aree gialle, seguite da una perdita di foglie che può raggiungere il 75% in poche settimane. I frutti, invece, mostrano lesioni infossate e circolari, con conseguenze sia sulla qualità che sulla quantità del raccolto dell’anno successivo.
Quali colture interessa?
Tra le colture più colpite dalla malattia fungina troviamo di certo il melo, in particolare le varietà appartenenti al gruppo Golden Delicious come Gala, Granny Smith e Crimson Snow. Fortunatamente, non mancano alternative più resistenti come le varietà Red Delicious e Fuji che mostrano maggiore tolleranza al fungo.
Oltre al melo, però, C. chrysophilum causa danni significativi anche ad altre colture, come l’olivo e gli agrumi. Su olivo provoca defogliazione e necrosi, riducendo la qualità dell’olio; mentre sugli agrumi si osservano cascola, macchie fogliari e disseccamento del peduncolo, sintomi che hanno intensificato la loro gravità negli ultimi anni.
Prevenzione e soluzioni future
Anticipare i sintomi, adottando strategie di controllo costanti, è la chiave per limitare la rapida diffusione del Colletotrichum chrysophylum, che – tra l’altro – può peggiorare in condizioni di elevata umidità.
La preoccupazione per la diffusione della malattia provocata dal fungo resta alta, tanto che al momento l’utilizzo di fitofarmaci risulta ancora l’unica strada percorribile. In compenso, primi test in vitro condotti dal Centro di Sperimentazione Laimburg di Bolzano sembrano dimostrare l’efficacia di alcuni prodotti fungicidi in grado di inibire la crescita del fungo, aprendo la strada a future applicazioni in campo.
Come sempre, però, i risultati ottenuti in laboratorio dovranno poi essere testati in condizioni reali prima di trarre conclusioni definitive e offrire agli addetti ai lavori un supporto in più nella lotta – assai complessa – contro questi funghi.
Federica Del Vecchio
© fruitjournal.com